Su Facebook, mi sono permesso di prendere questo articolo di Federica Di Benedetto (nella foto), candidata di Forza Italia alle elezioni europee per il sud:
"Secondo le ultime indicazioni di voto, tra i giovani e i giovanissimi M5S è il primo partito. Uno scenario preoccupante, considerato che sta proprio alla mia generazione dettare la linea politica del futuro che ci riguarda in prima linea.
Io capisco i miei coetanei, dopo anni di promesse e balletti, verrebbe spontaneo abbandonarsi alla politica urlata, alla protesta, agli attacchi ad un'intera classe dirigente che non ha guardato alla nostra generazione con la dovuta attenzione.
Però, ho deciso di non abbandonarmi alla protesta.
Dopo 15 anni di militanza nel centrodestra, dietro le quinte, ho accettato la sfida delle europee per dimostrare, che non siamo bravi solo a criticare su Facebook.
Ma per rinnovare la politica non basta solo la "buona volontà", per questo con centinaia di amici, stiamo mettendo la voce, la faccia, la credibilità e, in ultimo, anche i fondi.
Se Grillo spopola tra i giovani è perché il messaggio di rinnovamento di Forza Italia non sta passando come dovrebbe. E' troppo facile essere ammaliati da chi urla che il sistema deve essere scardinato, spaccando tutto.
Noi vogliamo ricostruire.
Il mio è un appello alla responsabilità e alla partecipazione attiva. In queste elezioni non ci sono listini bloccati, usiamo la penna non come fosse un'arma, ma come uno scalpello con cui scolpire il nostro futuro".
Prima di tutto, ringrazio l'amico Marco Macrì, che mi ha portato all'attenzione questo articolo.
Ora, quello che ha scritto Federica è azzeccato.
Ora, quello che ha scritto Federica è azzeccato.
Premetto, io sono giovane (ho 34 anni) non sono ricco e per il momento sono anche senza lavoro.
Però, a me non piace la protesta senza una proposta seria e costruttiva.
Purtroppo, la situazione in Italia non è buona.
C'è una forte disoccupazione (che supera il 12%) e la disoccupazione giovanile supera il 42%.
A fare le spese di ciò siamo soprattutto noi giovani.
Tra di noi c'è frustrazione e rabbia e Beppe Grillo prospera con questa rabbia.
Anch'io sono indignato (molto indignato) ma non amo Beppe Grillo.
Anzi, quando sento parlare questo pseudo-comico genovese, io ho il terrore.
Lui semina odio.
Semina odio tra ricchi e poveri e chi non la pensa come lui viene apostrofato con epiteti poco carini, come "maiale", "ladro", "servo del potere", "nemico del popolo" e quant'altro.
Inoltre, Grillo inneggia ai terroristi, come Hamas ed i No TAV.
Grillo fa anche cose riprovevoli: come la parodia sulle immagini dei campi di concentramento di Auschwitz.
I militanti e i simpatizzanti del suo movimento (il Movimento 5 Stelle) fanno altrettanto.
Io stesso sono oggetto di insulti.
Oltretutto, Grillo fa il moralista.
Per esempio, Grillo dice che il presidente Berlusconi è un condannato.
Però, mi risulta che egli sia stato condannato per omicidio colposo plurimo.
Grillo attacca i "milionari".
Però, mi risulta che egli guadagni parecchi soldi con il web e con i suoi assurdi comizi.
Dietro a tutto ciò, a livello programmatico, cosa c'è?
La risposta è ovvia: il nulla!
Grillo dice no alle infrastrutture, come la TAV Lione-Torino, la Ti-Bre, asse autostradale Tirreno-Brennero (che a noi mantovani serve), o la Variante di Valico del tratto tra Bologna e Firenze dell'Autostrada A1 Milano-Napoli.
Grillo denuncia le disfunzioni ma poi non propone nessuna misura per ripararle.
Inoltre, la sua linea politica è confusa.
Per esempio, lui si dice contro l'immigrazione clandestina e poi i deputati e senatori del Movimento 5 Stelle votano a favore dell'abolizione del reato di clandestinità.
Questo è pericoloso.
Cordiali saluti.
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