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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 9 maggio 2014

La delusione Matteo Renzi: la spiegazione di Luca Ricolfi

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo scritto da Luca Ricolfi sul giornale "Panorama" che è intitolato "I 4 motivi per cui Matteo Renzi sta deludendo".
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi sta deludendo i cittadini italiani.
Luca Ricolfi spiega il perché:

"Chissà se Sergio Marchionne, fino a poche settimane fa entusiasta sostenitore del decisionismo di Matteo Renzi, lo è ancora oggi? La domanda sorge spontanea osservando la parabola delle politiche del lavoro. Annunciato come imminente fin dai primi giorni dell’anno, il Jobs Act è diventato, poco per volta, un mistero sempre più fitto, fino alla quasi completa imperscrutabilità di oggi.

Ricapitoliamo. Negli ultimi anni Renzi ha più volte dichiarato la sua condivisione del codice semplificato del lavoro di Pietro Ichino, nonché la volontà di riformare radicalmente il mercato del lavoro secondo principi di flex-security. C’era dunque, già prima dello sgambetto al governo Letta, una forte attesa per i contenuti del progetto di riforma del mercato del lavoro.
Attesa ulteriormente rinfocolata, non appena Renzi si è impossessato del governo, dalle bellicose dichiarazioni antisindacali (se i sindacati non sono d’accordo, "ce ne faremo una ragione"). L’aspettativa, però, è andata sostanzialmente delusa. Vediamo perché.

Delusione numero 1. Sollecitato a varare subito il codice semplificato del lavoro, Renzi ha cominciato a cincischiare, rimandando tutto a dopo l’estate, e dando un’unica debolissima spiegazione, ossia che fra 3 e 8 mesi di attesa non vi sarebbe poi una così grande differenza.

Delusione numero 2. La riforma del mercato del lavoro, che un aspirante premier dovrebbe avere pronta nel cassetto da anni, viene affidata a un lunghissimo iter parlamentare, basato su una legge delega al governo. Gli ottimisti dicono che ci vorrà un anno, i pessimisti ricordano che in passato disegni di legge altrettanto complessi di anni ne hanno richiesti tre.

Delusione numero 3. Il decreto legge Poletti, concepito per cominciare a introdurre un po’ di flessibilità (ma soprattutto di buon senso) nel mercato del lavoro senza aspettare la conclusione dell’iter della legge delega, viene progressivamente stravolto e svuotato, al solo scopo di accontentare la Cgil e la sinistra del Pd. Domani come ieri sarà difficile assumere apprendisti, perché gli adempimenti e i vincoli per le imprese restano pesanti.

Delusione numero 4. Nella scelta fra sgravi Irpef e sgravi Irap vengono privilegiati nettamente i primi, con la conseguenza di favorire chi un posto di lavoro già ce l’ha, e di nulla offrire a chi un lavoro non ce l’ha ancora, soprattutto disoccupati, giovani e donne escluse dal mercato del lavoro. Con una ulteriore aggravante: i lavoratori dipendenti poveri, quelli che guadagnano meno di 8.200 euro lordi all’anno (circa 400 euro netti al mese) non avranno alcun bonus in busta paga, chi ne guadagna di più sì (purché non superi i 26 mila euro l’anno)
.".

Renzi ha promesso cambiamenti epocali.
A parole, essi ci sono stati.
Nei fatti, non c'è stato nulla.
Infatti, il cambiamento epocale sta nel riuscire a spararle più grosse.
Anzi, ci sono stati sì dei tagli.
Sono state tagliate le ambasciate ed i consolati, con una forte contestazione da parte degli italiani all'estero che sono di fatto esclusi dalla vita del nostro Paese ingiustamente, poiché essi contribuiscono a portare ricchezze in esso, per esempio, con il commercio.
Inoltre, nel decreto della spending review era prevista l'abolizione del Pra, una sorta di tassa occulta da 200.000.000 di Euro annui.
Peccato che il provvedimento sia sparito all'ultimo minuto e che se ne riparli a giugno.
Renzi aveva promesso la riduzione del 10% dell'aliquota dell'IRAP.
Peccato che questo provvedimento sarà pienamente operativo solo nel 2015.
Renzi aveva detto che per finanziare il taglio dell'IRPEF non ci sarà nessun aumento della pressione fiscale.
Peccato che tra la recente rivalutazione sulle rendite finanziarie, sulle banche, e la rivalutazione dei beni di impresa ci siano ben 3.100.000.000 di nuove entrare fiscali.
Quest'anno, ogni famiglia italiana si è visto arrivare un aggravio fiscale pari 340 Euro.
Inoltre, anche la gestione degli immigrati clandestini da parte del Governo presieduto da Matteo Renzi è molto discutibile.
Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Immigrati, Fidanza smaschera Renzi: "Business per le cooperative"".
In questo articolo parla l'esponente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale Carlo Fidanza che ha detto questa cosa importante:

"Viene da pensare che l'emergenza sia per molte associazioni e cooperative di sinistra anche una buona occasione di business, sulla pelle dei disperati e degli italiani che ne coprono i costi. In passato la sinistra ha favorito l'immigrazione puntando a un serbatoio di voti nuovi; oggi questi nuovi flussi sono in gran parte diretti oltre l'Italia per via della crisi e così a sinistra si accontentano di lucrare sull'accoglienza.".

In pratica, l'Italia sborsa ogni settimana 9.000.000 di Euro per pattugliare le coste mentre cui sono quasi 500.000 immigrati clandestini pronti ad arrivare alle coste del Nord Africa.
Inoltre, per accogliere questi immigrati, noi italiani spendiamo ben 30.000 Euro al giorno.
Mentre ciò avviene, qui in Italia ci sono disoccupazione e povertà.
Questa è una vergogna.
Noi italiani meritiamo di meglio.
Cordiali saluti.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.