Siamo di fronte a una Chiesa morta?

L'amico e socio Morris Sonnino mi ha portato all'attenzione un articolo di Stefano Borgonovo su "La Verità" che è intitolato "È un mondo alla rovescia: i laici difendono la fede più della Chiesa cattolica!".

Oramai, siamo ad un paradosso.
Come una volta ha detto il giornalista Nicola Porro, quanto sta accadendo ci dà l'idea del fatto che noi ci troviamo di fronte ad una Chiesa morta, una Chiesa che ha scelto Karl Marx a Gesù Cristo.

Molti fedeli laici  (come il sottoscritto) sono sbigottiti di fronte ad un clero che accetta limitazioni alle funzioni religiose.

Allora, San Giovanni Fisher e San Tommaso Moro morirono per nulla, quando furono decapitati (nel 1535) per volere di re Enrico VIII, il quale si impadronì del controllo sulla Chiesa inglese?

Questi due santi martiri morirono per la difesa della libertà della Chiesa d'Inghilterra e perché questa restasse sotto il controllo papale.

Quello che tanta parte del clero di oggi sta facendo tradisce la memoria di santi come quelli che ho citato.

Per fortuna, nel laicato cattolico vi sono ancora delle persone che hanno ancora il coraggio di dire un secco no a questa deriva.

Certi prelati che parlano tanto della possibilità di seguire la messa online ignorano che nel cattolicesimo l'espletamento del precetto religioso si fa anche ricevendo la Comunione.

Infatti, per il cattolicesimo Cristo è realmente presente nelle specie eucaristiche.

Nei loro anni di seminario questi prelati hanno imparato ciò o è stata insegnata a loro la dottrina socialista?

Ricordo che la questione della presenza reale di Cristo nell'Eucaristia è una base del cattolicesimo.

Il vero cattolicesimo riconosce ciò.

Invece, oggi noi ci troviamo di fronte a prelati che parlano più di politica che di cose che riguardano Dio e la fede.

La fede è trascurata.

Questo è male.

Il laicato deve ricordare ai membri del clero la loro missione.