Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Franco Carinci intitolato "La sinistra pretende di “salvare” la democrazia ritenendosi la sola legittimata a governare".
Ne riporto questo stralcio:
Come si è visto, negli Usa, per l’elezione del presidente è contemplato il voto per corrispondenza, contestato dal presidente uscente, per questo condannato ed esecrato al di là e al di qua dell’Atlantico, ma non mi pare che nessuno abbia fatto presente che tale voto, riadattato all’Italia, sarebbe da considerare in contrasto con l’art. 48, comma 2 della Costituzione. Questo comma, nel sancire che il voto deve essere “libero e segreto”, lo considera un requisito essenziale, ma un voto postale non è idoneo di per sé di garantire né la libertà né la segretezza, dato che non ci dice nulla di come sia stato espresso.
Ora, la sinistra dice di "volere salvare la democrazia".
Peccato che essa si arroghi il diritto di essere l'unica parte legittimata a governare, delegittimando il proprio avversario, accusandolo di essere un "populista" o un "fascista".
Attacca il proprio avversario anche per via giudiziaria (basti pensare al caso del Russiagate contro il presidente USA Donald Trump) ma poi non vuole che si facciano le verifiche (anche ricorrendo alla giustizia) per vedere se l'esito delle elezioni sia stato manomesso o meno.
Che il voto per posta non sia garanzia né di segretezza né di libertà è un dato di fatto.
Una persona può fare vedere la scheda ad un'altra e quest'ultima le può dare indicazioni di voto.
Ora, la sinistra dice di volere "salvare la democrazia" ma essa si arroga il diritto di governare come sua esclusiva.
Lo fa ricorrendo ad ogni bassezza.
Forse, i membri di questa pessima sinistra ignorano il fatto che un pensiero simile sia già stato tipico di dittatori come il fascista Benito Mussolini, il nazista Adolf Hitler, il comunista sovietico Iosif Stalin e quello cinese Mao Tse Tung.
I fascisti, i nazisti ed i comunisti sovietici pensavano di potere essere gli unici legittimati a governare.
Essi pensavano di avere la virtù e la verità in tasca.
Questo deve essere ricordato come un dato di fatto.
Contro Trump è stato fatto del vero e proprio terrorismo.
Però, egli non ha fatto nessuna guerra e ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele.
Invece, in una democrazia vera e compiuta, vince chi prende più consensi senza ombre.
Una vittoria vera non dà adito a contestazione.
Quello che è accaduto negli USA, in queste ultime elezioni presidenziali, pone molti interrogativi.
Non è normale che uno spoglio si fermi con il risultato favorevole ad un candidato e che poi riprenda con il risultato favorevole avversario.
Non è credibile che la stragrande maggioranza dei voti nel voto per posta sia andata al candidato democratico Joe Biden.
Questo pone molti interrogativi.
Il presidente in carica Donald Trump ha tutto il diritto di chiedere delle verifiche.
Purtroppo, il mainstream (che è prevalentemente in mano ai progressisti) non vuole ammettere ciò.
Del resto, la sinistra controlla le piazze e ha potere di boicottaggio.
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