Prima di ogni cosa, vi auguro buon Natale.Tempo fa, Papa Francesco aveva attaccato la pratica dello scambio dei regali natalizi, come simbolo del consumismo.
Ora, che il Natale sia la festa della nascita di nostro Signore è lapalissiano e questo non può essere negato.
Però, lo scambio di doni può essere un segno di amore tra persone.
Nella foto qui sopra, vi è una penna stilografica che mi fu regalata nel gennaio 1995 dai miei compagni di classe delle scuole superiori.
Io raccontai a loro di un compleanno che mi andò male, perché gli amici che avevo mi diedero buca dopo avere detto sì alla festa.
Ci rimasi male che fui disgustato anche dalla parola "amicizia".
Ebbene, questi miei compagni fecero una colletta e mi comprarono come regali la penna ed un profumo.
Ne ricordo ancora la marca.
Ora, in casi come questi non si deve guardare il regalo in sé ma il gesto.
Farsi dei regali può essere un segno tangibile di amore e non un segno di smania di volere farsi notare o di volere spendere e spandere i soldi.
Se quei miei compagni di scuola mi avessero regalato un foglio di infimo valore con una dedica scritta, io avrei apprezzato lo stesso.
L'amore si può mostrare in vari modi.
Dunque, mostrare pregiudizi nei confronti della pratica dello scambio dei doni natalizi mi pare poco corretto.
Sia chiaro, non scrivo ciò per volere per forza attaccare il Papa ma perché l'idea del pauperismo è di per sé sbagliata.
Una persona può manifestare il proprio amore verso il prossimo come meglio crede.
Non è bene ostentare, né in un senso né nell'altro, perché è segno di non autenticità.
Auguro di nuovo buon Natale.
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