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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 19 dicembre 2020

Governo incapace e tiranno!


Su "La Nuova Bussola Quotidiana", Andrea Zambrano ha trattato molto bene la questione inerente alle politiche del Governo.

Ne riporto questo stralcio:

"Da ieri sera i cittadini sanno cosa potranno fare durante le festività: stare in casa. Esattamente come a marzo e aprile, durante il primo lockdown. Siamo punto e a capo. Il Governo in tanti mesi non ha imparato nulla dalla pandemia e dalla sua evoluzione. Non è riuscito in alcun modo ad apprendere la lezione e continua ad arrancare, rimangiandosi ogni settimana quello che aveva detto la settimana precedente.

Il nuovo lockdown è la beffarda decisione presa dall’esecutivo al termine di una convulsa giornata durante la quale il fronte rigorista costituito dai ministri Speranza, Boccia e Franceschini ha chiesto e ottenuto che dal 24 dicembre al 6 gennaio ci sia un lockdown pressoché totale, con zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e arancione negli altri (28, 29 e 30 dicembre, 4 gennaio). Previsti ristori immediati per bar e ristoranti (645 milioni complessivi). Ci si potrà spostare solo con autocertificazione e per motivi di salute, necessità e urgenza.

Sarà possibile vedere una volta al giorno fino a due persone non conviventi (senza contare under 14 e persone non autosufficienti). Divieto di spostamenti tra comuni ma deroghe per i comuni sotto i 5000 abitanti, con la possibilità di spostarsi al massimo fino a 30 chilometri di distanza.

Si tratta di provvedimenti alquanto discutibili per almeno tre ragioni: sono inspiegabilmente restrittivi a fronte di una oggettiva riduzione di contagi e ricoveri; arrivano all’ultimo minuto e finiscono per scombussolare i piani di famiglie e imprese, che avevano impostato la loro programmazione sulla base delle norme precedenti; non vengono spiegate all’opinione pubblica se non con le solite comunicazioni serali del premier, che alimentano dubbi sulla corretta gestione dell’emergenza sanitaria da parte del Governo. Ancora una volta non sono state spiegate ai cittadini le ragioni di tali nuove limitazioni, anche perché non esistono evidenze scientifiche circa l’efficacia e l’indispensabilità di tali misure e, soprattutto, si finisce per trattare tutti allo stesso modo. Ci sono regioni che hanno situazioni decisamente più rassicuranti di altre ed esistono attività che avrebbero potuto rimanere aperte in sicurezza. Si sommano ingiustizie a ingiustizie e si acuiscono le tensioni e le disuguaglianze sociali. A fare il tifo per le chiusure sono i cosiddetti “garantiti”, con stipendio assicurato, case grandi e confortevoli, agiatezza nelle abitudini di vita. Tutti gli altri nel 2021 faticheranno molto per sopravvivere e condurre una vita dignitosa. E poi ci sarà, fra non molto, la vera nuova ondata di disagi psichici che psicologi e psichiatri già paventano da tempo e che devasterà il tessuto sociale creando contraccolpi inimmaginabili. I sacrifici in termini di rinuncia alle libertà fondamentali chiesti agli italiani nel 2020 non sono in alcun modo commisurati all’entità del problema Covid"
.

Preferisco sintetizzare il tutto in queste parole: quando non si sa gestire un'emergenza, si ricorre al divieto.
Questo Governo è costituito da gente incapace e perciò ricorre al divieto.
Tanto, i ministri hanno lo stipendio assicurato, come ce l'hanno certi manager.
A questi personaggi non interessa se le aziende muoiono e la gente perde il lavoro.
La cosa più grave, però, è il fatto che si tolgano le libertà individuali, le quali sono elementi fondamentali di uno Stato liberale antifascista ed anticomunista.
Addirittura, lo Stato ci dice che noi dobbiamo frequentare queste persone piuttosto che altre.
Questo è molto grave.
Una cosa pienamente legittima è il fatto che una persona scelga di non frequentare nessuno e di condurre una vita solinga.
Questo è un suo diritto sacrosanto.
Ben altra cosa è il fatto che lo Stato imponga regole sulle frequentazioni.
In un Paese normale, una persona frequenta chi vuole. 
Oltretutto, nonostante questi divieti, l'Italia è uno dei Paesi che registrano la più alta mortalità.
Si vede che qualcosa non ha funzionato.
Le cose sono evidenti.
Basti pensare, per esempio, al fatto che non siano stati migliorati i trasporti pubblici.
Così, quando le scuole hanno riaperto, ci si è trovati con il pullman pieni come scatole di sardine.
Inoltre, si è spesa una cifra enorme per i banchi a rotelle senza avere messo in sicurezza le scuole.
Non sono stati neppure potenziati gli ospedali. 
Perché non sono stati realizzati nuovi reparti di terapia intensiva?
Il premier Giuseppe Conte ha parlato di sacrifici da fare prima per salvare il Natale.
Peccato che il Natale non si salvi, come dimostrano ancora le misure assurde annunciate in quella pagliacciata chiamata "conferenza stampa" che è andata in onda ieri.
Questa situazione sta creando parecchi disagi a livello psichico.
Lo stare da soli forzatamente sta portando molte persone verso situazioni psicologiche per nulla rassicuranti.
Così, si distrugge il tessuto sociale.
Politicamente, questo Governo è come un morto che cammina.
Il suo destino politico è segnato.
Il problema è che anche l'Italia è rischia di vivere un lungo periodo di miseria economica e sociale. 





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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".