Sul sito "Riforma.it", vi è un articolo intitolato "Le Chiese negli USA chiedono a Biden di proteggere i cristiani in Israele/Palestina".
Ne riporto questo stralcio:
"La Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti è una delle 17 denominazioni e organizzazioni religiose che hanno firmato una lettera rivolta alla futura amministrazione Biden per chiedere sicurezza per i cristiani che vivono in Terra Santa.
Nel testo rivolto al presidente eletto Joe Biden le chiese notano che «mentre l'attenzione è rivolta alla "piccola città di Betlemme" durante l'Avvento la comunità cristiana in Israele / Palestina continua a soffrire a causa della continua occupazione».
«Mentre i cristiani palestinesi continuano ad emigrare, ci troviamo di fronte alla reale prospettiva che la sopravvivenza della presenza cristiana autoctona in Terra Santa possa presto essere in pericolo», secondo il testo. «Garantendo che il governo degli Stati Uniti sia fermamente a sostegno della pace e della giustizia per tutti nella regione, la tua amministrazione può aiutare a garantire che la comunità cristiana, insieme a tutti in Terra Santa, possa prosperare».
Negli ultimi quattro anni, si legge ancora, «la politica si è mossa in direzioni che hanno alienato gli Stati Uniti da molti dei suoi partner internazionali e hanno sostenuto l'approfondimento dell'occupazione israeliana, minando gli sforzi a lungo termine per realizzare una pace giusta e duratura»".
Qualcuno dovrebbe dire a chi ha scritto l'articolo che i cristiani godono di pieni diritti nello Stato di Israele.
Al contrario, nei territori che dal 1993 sono sotto l'ANP, i cristiani scappano per colpa dei musulmani.
Israele non c'entra nulla.
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