Su "Panorama", vi è un articolo di Giorgio Sturlese Tosi che è intitolato "Mafia nigeriana".Emmanuel Okemwa, in arte Dj Boogie, viaggiava suonando musica hip hop ed african beat.
Era richiesto da tutti.
Persino il Comune di Ferrara gli diede ben duemila Euro per esibirsi, nel 2012.
Eppure, il rapper in questione, secondo la Direzione distrettuale antimafia, era il capo della mafia nigeriana in Emilia-Romagna e nel Nord-Est.
Dj Boogie aveva scalato i vertici dell'associazione criminale Viking, una delle ramificazioni mafiose che da Benin City stanno conquistando piazze e traffici illeciti qui in Italia.
La mafia nigeriana è un problema troppo spesso ignorato.
Eppure, essa gestisce il racket della prostituzione e del lavoro nero.
Ci sono quartieri di città italiane nella quale detta legge.
Per esempio, richiede il pizzo nei condomini.
La mafia nigeriana governa con terrore e machete.
I suoi uomini non lesinano l'uso del machete per fare a pezzi i rivali o le persone che interferiscono con i loro affari.
Come afferma il direttore centrale della Polizia anticrimine, il dottor Francesco Messina, la mafia nigeriana ha almeno un migliaio di affiliati qui in Italia.
Possiamo dire che noi non abbiamo problemi solo con la nostra criminalità ma anche con quella estera, la quale è anche peggio.
Dunque, il problema non può più essere eluso.
Esso è alimentato anche da quell'immigrazione clandestina che la sinistra tanto difende.
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