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domenica 17 settembre 2017

Volete sapere come si crea uno Stato? Chiedete ad Alberto I , duca di Prussia

Nella storia tedesca non si può non parlare di un caso di uno Stato fatto "ad personam".


Sto parlando del duca di Prussia Alberto I.
Alberto di Hohenzollern (16 maggio 1490-20 marzo 1468) fu il trentasettesimo Gran Maestro dell'Ordine Teutonico.
Quest'ordine cavalleresco era molto potente ed era radicato nei territori tedeschi settentrionali del Sacro Romano Impero della Nazione Germanica e dell'area del Mare Baltico.
In queste zone, aveva veri e propri possedimenti.
Costruì città, come Königsberg (oggi, in russo, Kaliningrad) nel 1255.
A differenza dei Templari e dei Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni, l'Ordine Teutonico aveva un carattere nazionale.
Infatti, gli altri due ordini accoglievano membri da vari Paesi mentre l'Ordine Teutonico accoglieva per lo più cavalieri di lingua tedesca.
Ora, Alberto di Hohenzollern operò in un periodo particolare.
Nel 1517, esplose la Riforma protestante.
Nel giorno di Ognissanti di quell'anno, il monaco sassone Martin Lutero (10 novembre 1483-18 febbraio 1546) affisse sulla porta della Chiesa del Castello di Wittenberg le 95 Tesi, che scatenarono la rottura della cristianità europea.
Alberto divenne Gran Maestro dell'Ordine Teutonico nel 1511.
Egli fu destinato ad una carriera ecclesiastica.
Infatti, Alberto trascorse gran parte della propria giovinezza alla corte di Ermanno IV d'Assia, Principe-Arcivescovo dell'Arcivescovato di Colonia, che lo nominò canonico della cattedrale.
Sua madre Sofia era figlia del re di Polonia e granduca di Lituania Casimiro IV (1427-1492).
Alla morte del precedente Gran Maestro dell'Ordine Teutonico Federico di Sassonia (26 ottobre 1473-14 dicembre 1510), Alberto fu nominato suo successore.
Il Gran Maestro dell'Ordine Teutonico non poteva sposarsi.
Qui sorse la questione polacco-prussiana, a cui Alberto dovette fare fronte.
Sul trono polacco sedeva re Sigismondo I (1° gennaio 1467-1° aprile 1548).
I territori dell'Ordine Teutonico sottostavano alla sovranità polacca, in seguito alla pace di Toruń, che fu siglata nel 1466.
Il nuovo Gran Maestro, incalzato da Impero e Papato a far valere i propri diritti, si rifiutò di sottomettersi al re di Polonia. Una guerra con l'ordine apparve inevitabile e Alberto fece numerosissimi negoziati con l'Imperatore Massimiliano I (22 marzo 1459-12 gennaio 1519) per assicurarsi il suo appoggio. La malsana influenza dei membri dell'ordine, culminò nella Guerra polacco-teutonica (1519-1521) che devastò la Prussia.
Lo scontro arrivò all'orecchio del nuovo imperatore Carlo V (24 febbraio 1500-21 settembre 1558) ma Alberto andò avanti.
Ad un certo punto, Alberto decise di rescindere i legami con il Papato.
Papa Adriano VI (al secolo Adriano Florenszoon da Utrecht, 2 marzo 1459-14 settembre 1523) decise di punire i cavalieri teutonici che abbracciarono il luteranesimo.
Partecipò alla Dieta di Norimberga del 1522, ove chiese aiuto al parroco della chiesa di San Lorenzo, Andreas Osiander (19 dicembre 1498-17 ottobre 1552).
Osiander abbracciò il luteranesimo e si adoperò per diffonderlo, facendo convertire anche il gran maestro Alberto.
Egli andò anche a Wittenberg, da Lutero.
Lutero gli consigliò di convertire i domini dell'Ordine Teutonico in un ducato, di lasciare l'ordine stesso e di sposarsi.
Questa proposta, che era comprensibile e vantaggiosa per Alberto, venne immediatamente discussa tra i suoi parenti; ma era necessario procedere cautamente, e assicurarsi che il Papa non influisse nei piani, dal momento che a questo punto proprio lui era intenzionato a riformare l'ordine punendo i cavalieri che avevano abbracciato la dottrina luterana. Lutero, personalmente, non prese parte alla questione, ma influì sicuramente sulla politica del fratello di Alberto, il margravio Giorgio di Brandeburgo-Ansbach (4 marzo 1484-27 dicembre 1543), contro lo zio, il re Sigismondo I di Polonia.
Anche Giorgio si convertì al luteranesimo.
A questo punto, accadde ciò.
Alberto ed i cavalieri a lui vicini si fecero luterani.
Anche il cancelliere e principale consigliere di Alberto, il vescovo di Sambia Georg von Polenz (1478-1550), si convertì a luteranesimo e si sposò un anno dopo Alberto. 
Questo provocò la soppressione de facto della sua diocesi.
I territori della Prussia teutonica furono secolarizzati e dopo molti dissidi, il re di Polonia riconobbe Alberto come Duca di Prussia, con la clausola secondo cui il nuovo ducato sarebbe rimasto un feudo polacco.
Dopo questo accordo, confermato dal Trattato di Cracovia (8 aprile 1525), Alberto pretese un tributo personale di re Sigismondo I e venne investito del ducato per sé e per i propri eredi, il 10 febbraio 1525.
Quindi, per volontà di un uomo nacque uno Stato.
Questo dimostrò che la Riforma protestante non avrebbe potuto fare nulla se degli uomini assetati di potere non l'avessero usata come pretesto per diventare potenti.
Se non fosse stato per il duca Alberto I, forse, non sarebbe esistita nemmeno la Germania che conosciamo oggi.

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