Nel Movimento 5 Stelle è bufera.
Rousseau, la piattaforma informatica con cui i militanti del Movimento 5 Stelle votano online, fa flop.
L'illuminista ginevrino da cui prende il nome, Jean Jacques Rousseau (1712-1778) dovrebbe rivoltarsi nella tomba, per il fatto che il suo nome sia stato associato a quel sistema operativo che ora è tanto contestato. Lo dice uno che, come me, non ha simpatie per Rousseau.
Al primo test davvero importante le primarie online per scegliere candidato premier e capo politico del "non partito", diventato ormai partito a tutti gli effetti il sistema operativo che doveva rappresentare il futuro della democrazia digitale secondo Gian Roberto Casaleggio, non regge il peso del popolo grillino, al punto che il voto è stato prorogato di quattro ore, fino alle 11.00 PM di ieri sera.
Oramai, qui si sta andando verso il ridicolo.
Non solo queste "primarie" del Movimento 5 Stelle si stanno dimostrando essere una mera formalità.
De facto, il candidato premier del movimento è Luigi Di Maio (nella foto).
I suoi competitor non hanno certo la visibilità dell'attuale vice-presidente della Camera dei Deputati.
Ora, anche il meccanismo di voto sta mostrando le pecche.
Io confermo la mia opinione negativa sul Movimento 5 Stelle, che (oltretutto) non propone nulla di fattibile.
Se questo è il "nuovo che avanza"...stiamo freschi!
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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