Comu di ventu 'nu sciusciu...o jocu...
nicu accussì et duci 'n accuminzari...
calumnia eni...et puru 'nnucenti...
accussì 'n pariri!
Ma poscia accussì 'na procella...
si faci chista cum grannula et lampi...
pirchì puru si ossa nun havi di certu...
l'ossa rumpi la lingua...di chiddu puru cà manna...
et a la fossa dû diavulu porta chista palora!
Italiano:
Come di vento un soffio...o gioco...
piccolo così e dolce in cominciare...
la calunnia è...e pure innocente...
così in parere!
Ma dopo così una tempesta...
si fa questa con grandine e lampi...
perché pure se ossa non ha di certo...
le ossa rompe la lingua...di quello pure che manda...
e alla fossa del diavolo porta questa parola!
Questa mia poesia (scritta in maccheronico-siciliano e in italiano) è dedicata a coloro che "hanno fatto lavorare la lingua" contro di me.
A coloro che (anziché dedicarsi ad attività più proficue) hanno preferito calunniare me, io dedico questa mia poesia.
Mi è giunta alle orecchie una notizia di un'azienda che avrebbe rifiutato una mia domanda di lavoro per via di una diceria su di me, secondo la quale io sarei "problematico" . Non vado oltre.
Solo per il fatto che io me ne stia sulle mie e che vada in bicicletta da solo e che non frequenti i bar non fa di me una persona uno scemo o un poco di buono.
Sarò libero di fare quello cavolo mi pare?
E poi, se le persone che mi hanno calunniato in questo modo nemmeno mi conoscono, su quali basi esse avrebbero fondato certi "teoremi"?
A prescindere dal fatto che l'oggetto della calunnia sia, io trovo che questo modo di fare sia distruttivo sia per la persona calunniata che per quella che calunnia.
Infatti, non solo la calunnia fa danni alla persona a cui essa è indirizzata ma anche a chi la manda.
Del resto, anche Papa Francesco dice che "la calunnia uccide".
Dunque, state bene attenti!
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Io credo che il tuo problema sia quello di ascoltare poco. Vivi di dogmi e verità assolute (e non mi riferisco alla religione). Sei insomma un estremista ed è ciò che ti rende 'particolare' e cioè poco trattabile. Dovresti aprire il cuore, aprirti agli altri ed ascoltare di più chi la pensa diversamente da te. Basta, del resto, dare un'occhiata a questo blog: aggredisci subito chi non è d'accordo con te (anche se si pone educatamente) e nel migliore dei casi lo censuri quando non conviene 'alla tua causa'.
RispondiEliminaDetto questo (un consiglio), la calunnia è una vigliaccata.
In verità, il blog non c'entra.
RispondiEliminaLa calunnia in questione riguarda cose che risalgono a prima dell'apertura di questo blog.
In secondo luogo, io censuro quando il commento è scritto per fare polemiche o quando è volgare.
Del resto, la "censura" non è un mio monopolio.
La fanno tutti e spesso la fanno anche quando il commento è pacato, civile e non scritto per fare della stupida baruffa.
Io non penso di avere il dono dell'infallibilità ma esprimo delle opinioni legittime, come quelle delle altre persone.
Però ad esempio nell'articolo di Amatrice hai censurato chi ti ha fatto notare che la ricostruzione de L'Aquila non è mai nemmeno iniziata. E questa è una vergogna che riguarda tanto il governo allora in carica che quelli successivi.
RispondiEliminaHai censurato per convenienza politica.
E ciò non è bello per chi ti ha scritto. Ti sei infatti posto in maniera biasimevole. Nella vita reale magari pure fai così e ciò spiega la tua intrattabilità.
Meno aggressività, meno dogmi e più ascolto e considerazione degli altri. E per altri non mi riferisco ai calunniatori.
Un consiglio spassionato: comportati bene con chi si comporta bene con te, ascolta e rispetta di più.
Saluti.
Lei ha cercato la polemica inutile. Se vuole fare polemiche inutili, vada in un bar con i suoi quattro amici.
RispondiEliminaE poi, la maggioranza dei blogger non pubblica tutti i commenti che arrivano.
Quindi, è una pratica diffusa.
Molto spesso, fanno ciò per moderare le discussioni.
Invece di commentare qui usando l'anonimato. faccia un suo blog, metta la faccia in cui scrive e poi avrà il titolo per parlare.
È polemica dire che a L'Aquila non si è ricostruito e che dunque la politica ha fallito? Non mi pare proprio.
RispondiEliminaLa sua accusa di polemica e di anonimato mi paiono delle scuse.
Con tutto il rispetto.
Scrivo in anonimo perché potrei tranquillamente usare un nickname o un nome falso. E allora tanto vale scrivete in anonimato, è la stessa cosa. È biasimevole invece lanciare offese in anominato, ma non è il mio caso.
RispondiEliminaInsomma, a L'Aquila la politica ha vergognosamente fallito e mi pare sia un fatto oggettivo. Il terremoto ha distrutto una città e la politica l'ha uccisa una seconda volta lasciandola così com'è. Ma lei qiesto non vuole ammetterlo perché il governo di allora era di destra. Ed è triste celarlo per convenienze politiche, perché il tema tocca persone la cui vita è stata distrutta. E se poi si parla solo di Amatrice perché al governo c'è un governo che non piace allora è anche peggio.
RispondiEliminaÈ polemica questa? A casa mia è pacata e legittima discussione politica.
RispondiEliminaA casa mia, questa è una polemica inutile.
RispondiEliminaTra l'altro, il tema dell'articolo è non il terremoto de L'Aquila.
Ricordo che in quel caso la priorità fu il dare un tetto sulla testa alla gente e questo fu fatto, cosa che non è stata fatta per i terremotati marchigiani, umbri, laziali ed abruzzesi, quelli che sono stati vittima dell'ultimo evento sismico.
Questi sono dati di fatto.
A L'Aquila, la gente ha un tetto sulla testa.
RispondiElimina