Come riporta "Il Giornale", due bambine islamiche su tre non terminano gli studi del ciclo della scuola dell'obbligo.
In pratica, esse scompaiono dalla scuola prima ancora di entrare nell'adolescenza. Hanno 12 o al massimo 13 anni e all'improvviso non frequentano più le lezioni, scompaiono dalla classe perché evidentemente i loro genitori ritengono che per una ragazzina studiare sia inutile visto che il suo destino è quello di restare chiusa in casa a fare la madre e la casalinga.
A questo punto, io pongo questa domanda: come si può pretendere l'integrazione degli immigrati (e in particolare dei musulmani) quando questi ultimi rifiutano di integrarsi?
Inoltre, se un italiano non musulmano non manda i suoi figli a scuola viene (giustamente) perseguito.
Perché, invece, quando si tratta dei migranti (specie se sono di fede islamica) la cosa passa in "cavalleria"?
Mi sembra di vedere il classico doppiopesismo del "politicamente corretto".
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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