Il quotidiano "Il Giornale" lancia un allarme: il nuovo Codice antimafia può rovinare gli imprenditori.
La stampa progressista fa un orpello di questo codice ma qui c'è un rischio concreto.
Infatti, fra le tante norme varate, sacrosante, ce n’è una che rischia di provocare guasti profondi al tessuto sociale del Paese: è il passaggio che di fatto equipara i corrotti ai mafiosi e li risucchia nel gorgo delle misure di prevenzione. Tradotto per i non addetti ai lavori, ora sarà possibile sequestrare il patrimonio di un imprenditore o di un professionista che sia anche solo sospettato di aver allungato mazzette per oliare appalti. La questione è stata al centro di un braccio di ferro fra Matteo Renzi e il Guardasigilli Andrea Orlando che premeva per inasprire il testo. Alla fine la diatriba è stata risolta solo apparentemente con un compromesso: si potranno portare via i beni a chi sia inquisito non solo per corruzione o concussione, ma per associazione per delinquere finalizzata a commettere questi reati. Insomma, si viene puniti solo se l’illecito è, ci si perdoni l’espressione, al quadrato.
Questo nuovo codice non solo rischia di essere inutile riguardo alla lotta alla mafia (poiché non si fanno quelle cose con cui si può contrastare il fenomeno mafioso, come una sostanziale riduzione della burocrazia) ma rischia anche di fare danni, poiché un imprenditore sospettato di avere allungato qualche mazzetta rischia di essere trattato come un mafioso e di trovarsi con i beni confiscati.
Come al solito, questa sinistra ha dato il peggio di sé con la sua malsana idea comunista (o cattocomunista) che vede l'imprenditore come un "ladro", uno "sfruttatore" o un "potenziale mafioso" e non come un lavoratore.
Si tratta del solito odio classe tipicamente comunista.
E poi ci si lamenta del motivo per cui gli imprenditori se ne vanno dal nostro Paese.
E così la disoccupazione aumenterà!
Che schifo!
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Se dalle misure di prevenzione fossero esclusi gli imprenditori lei sarebbe comunque contrario se esse rimanessero per i pubblici ufficiali della PA. Quindi la tutela dell'imprenditoria è per lei solo una scusa.
RispondiEliminaLei, da uomo di destra, è per un sistema penale classista, tutto qui e ciò sebbene lei appartenga alle classi basse (incredibile!). Infatti resta memorabile la sua idea del carcere solo per i fatti di sangue. Infatti ciò, per lei, dovrebbe valere solo per i colletto bianchi! Infatti se a rubare è un imprenditore (esempio milionaria evasione fiscale o corruzione) egli non deve andare in carcere. Ma se a rubare è un ladro di biciclette? Eh no, a quel punto la necessità del carcere torna in auge!
Lei pone principi che poi lei stesso tradisce, dunque è solo un pagliaccio. Per di più un tuttologo, ossia una persona che parla di tutto (in questo caso di diritto) senza aver studiato nulla. Procede a naso e le conseguenze sono evidenti. Vada al bar invece di scrivere, lì avrebbe più chances di successo.
Questa è la mia risposta: https://thecandelabraofitaly.blogspot.it/2017/10/quanto-ci-manca-ronald-reagan.html
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