Come riporta "Il Giornale", Peppina se ne va tra le lacrime. L'anziana 90ene è stata costretta ad abbandonare la sua casetta in legno a San Martino di Fiastra.
Abusiva. È questa l'accusa dei magistrati, che le hanno negato la possibilità di rimanere nel paese dove ha sempre vissuto. Lei, con gli occhi rossi e pieni di lacrime, ha deciso di arrendersi allo Stato. La legge è legge, è vero. Ma non si poteva fare qualcosa per Peppina?
Giuseppina Fattori, 95 anni, viveva a Fiastra da 70 anni. Una vita di sacrifici e difficoltà abbattuti dal sisma dell'ottobre scorso. La sua casa non è più agibile, ma lei voleva vivere lì. Nella terra in cui è diventata donna, madre, nonna. I figli allora le avevano regalato una piccola casetta, niente di che. Ma pur sempre un rifugio dove passare gli ultimi anni che le rimangono.
A casa mia, questo è vergognoso!
Si tollera una persona che occupa abusivamente un appartamento non suo.
Anzi, per qualcuno, una persona può "occupare perché è in stato di bisogno".
Per contro, però, si caccia una vecchietta da casa sua.
Ora, i familiari di lei avevano chiesto le autorizzazioni ma poiché non arrivavano (immagino, per la solita burocrazia) avevano deciso di iniziare subito i lavori.
Io trovo assurdo l'atteggiamento di certi magistrati italiani.
Essi si mettono le mani sulla coscienza per dire che "si può occupare un appartamento quando si è in stato di bisogno" mentre sono così rigidi nell'applicare il codice per mandare via una vecchietta dalla casa che è propria.
Lo Stato di diritto è morto.
Davvero una storia triste e scandalosa.
RispondiEliminaEvidenzio la petizione "Lasciare Peppina nella sua casetta di legno" che potete firmare qui https://www.change.org/p/lasciare-peppina-nella-sua-casetta-di-legno