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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 12 settembre 2017

Le occupazioni abusive non possono essere accettate!

Ieri sera, ho visto la trasmissione televisiva "Quinta Colonna", la trasmissione televisiva condotta da Paolo Del Debbio (nella foto).
In questa puntata della trasmissione si è parlato delle occupazioni abusive da parte di migranti (e non solo) di edifici non di loro proprietà.
Ora, si sta affermando su questo tema una "giurisprudenza allegra" secondo cui "occupare può essere un diritto se si è in stato di necessità".
Io trovo che questo sia inaccettabile.
Uno Stato di diritto difende anche il diritto di proprietà.
Il diritto di proprietà (come quella alla vita) è fondamentale.
Questa "giurisprudenza allegra" va contro questo diritto.
Oltre a ciò, con questo andazzo si può legittimare qualsiasi cosa.
Oggi, si legittima l'occupazione abusiva.
Domani, si legittimerà qualcosa di peggio?
Per esempio, io sono senza lavoro.
Un domani, se mi trovassi in una situazione di bisogno e mi mettessi a rubare o mi affiliassi alla mafia, io dovrei essere punito?
Stando in quest'ottica, la risposta sarebbe ovvia: no.
Quindi, dove sarebbe la legalità?
Se si legittimasse l'occupazione abusiva, si potrebbe legittimare anche qualsiasi altra azione illecita, con il pretesto dello stato di bisogno.
Qui si sta scardinando la convivenza civile tra persone.
Questo è molto grave!

17 commenti:

  1. Andrea-associazione case per tutti12 settembre 2017 alle ore 01:48

    Se anche gli animali soddisfano il bisogno naturale di mettersi un tetto in testa, figuriamoci gli esseri umani. È questo il senso della giurisprudenza allegra.
    I giudici stanno facendo il loro lavoro, è lo Stato che non lo fa. Lo Stato dovrebbe garantire un tetto a chi non se lo può permettere, garantendo così anche dal rischio che i proprietari debbano sobbarcarsi problemi che non sono e che non debbono essere loro.
    Credo che anche lei la pensi così.
    Quanto allo stato di necessità, esso è previsto dalla legge da tempo immemore, non è un'invenzione dei giudici. Esso stabilisce che si può commettere un reato per salvare sé o altri da un grave danno alla persona (art 54 cp). Beh, chi non ha un tetto in una notte di inverno è in stato di necessità e i bambini lo sono praticamente sempre.
    Insomma, i proprietari hanno ragione, gli occupanti ancor di più. Chi è l'assente? Lo Stato naturalmente.
    Lasci perdere mafia ecc, non c'entra nulla.

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  2. Andrea-associazione case per tutti12 settembre 2017 alle ore 02:05

    Chi occupa e viene arrestato, occuperà di nuovo, per forza, per necessità. Perciò è un problema di cui deve occuparsi lo Stato. I proprietari non devono sorbirsi il problema, gli occupanti non vanno colpevolizzati (la povertà e la necessità non sono una colpa).

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  3. Si rende conto della gravità delle sue affermazioni?
    L'esempio che ho fatto sulla mafia calza a pennello.
    Stando così le cose, io potrei affiliarmi alla mafia e fare atti illeciti di ogni tipo.
    In quest'ottica, io resterei impunito.
    Non avendo lavoro, sarei in stato di necessità e non avrei altra scelta.
    Oggi si permette l'occupazione abusiva di immobili e domani si permette di rubare con il pretesto della "necessità".
    Spero che lei si renda della gravità delle sue affermazioni.
    Dova sta andando a finire la legalità?
    Le pare giusto che una signora anziana (magari sola) che va all'ospedale per qualche giorno si trovi con la casa occupata quando torna?
    Purtroppo, è capitato anche questo.
    Quindi, la pianti!

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    Risposte
    1. Andrea-associazione case per tutti12 settembre 2017 alle ore 11:00

      Guardi che la legge dice così, io che ci posso fare? Posso dirle se la condivido, ebbene sì. E l'ha scritta il fascismo, quindi è chiaro che ha ben poco a che vedere con la legalità. Infatti si riferisce a bisogni gravi e impellenti, mica al problema del lavoro che si pensa di risolvere con l'affiliazione alla mafia?
      Io sto con chi occupa avendo ad esempio dei bambini. E sto con la vecchietta da lei citata.
      Me la prendo con lo Stato, perché aver smesso di costruire case popolari è una vergogna sociale assolutamente da biasimare. Non mi dica che non la pensa così!
      La mafia non c'entra nulla: so parla di 'grave danno alla persona' e ciò è un limite molto intenso. E ci mancherebbe di giustificare i mafiosi...
      E poi bisogna essere realisti: chi non ha casa occupa, dove va a dormire altrimenti? Lei farebbe lo stesso, no? Se si vuole tutelare tutte le parti in causa bisogna costruire case popolari. Io ritengo che quello di avere una casa sia un diritto inalienabile. Non mi dica che pensa il contrario!
      Spero di essermi chiarito: sto anche con la vecchietta, anzi soprattutto con essa!
      Saluti.

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    2. Andrea-associazione case per tutti12 settembre 2017 alle ore 11:06

      Se lei avesse famiglia e perdesse lavoro e subisse uno sfratto, cosa farebbe? Occuperebbe naturalmente, che altro potrebbe fare?!
      Se si vuol bene agli italiani, si deve garantire che nessuno di essi non abbia un tetto. Nel loro interesse, come degli incolpevole proprietari che non debbono subire le inadempienze della politica.
      La colpa è dello Stato. O crede che ci si può lavare le mani a fronte di italiani senza un tetto? E i bambini? Li mandiamo sotto i ponti o addirittura li proviamo dei genitori solo perché poveri? Lei sta sottovalutando e semplificando un grave e terribile problema sociale che non bisognerebbe augurare nemmeno a un cane.
      Io ne conosco tante di oneste persone che vivono coi figli in macchina e alcune non hanno nemmeno la macchina. Ciò solo per aver perso il lavoro. Vogliamo risolvere il tutto con la sacralità della proprietà e assolvendo lo Stato per le sue inadempienze? Immagino di no.

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    3. Andrea-associazione case per tutti12 settembre 2017 alle ore 11:07

      Sono il primo a stare dalla parte dei poveri proprietari. Mica dico che l'occupazione è la soluzione? Sarei un pazzo.

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    4. Che la politica sia inadempiente è noto. Però, occupare non è la soluzione.
      Per esempio, ci sono case popolari occupate abusivamente.
      La cronaca ne ha parlato.
      Le case popolari si assegnano con graduatoria.
      Chi occupa una casa popolare la toglie a chi da anni ne aspetta una.
      Inoltre, piantiamola con la storia degli occupanti "poveri ed indifesi".
      Ieri, a "Quinta Colonna" c'è stata una testimonianza di una donna che ha detto che ci sono occupanti con tanto di TV satellitare.
      Guardi la puntata di ieri della suddetta trasmissione.

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    5. Il principio dell'esempio che ho fatto sulla mafia vale.
      Se io, che sono senza lavoro, non avessi alternativa a collaborare con la mafia, io non dovrei essere punito.
      Sarei in una situazione di necessità
      Sia chiaro, condanno la mafia.

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    6. Comunque, in uno Stato di diritto, anche il diritto di proprietà è inalienabile.

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  4. Andrea-associazione case per tutti12 settembre 2017 alle ore 13:37

    Quindi lei conviene con me che il problema è lo Stato che è confusionario circa le assegnazioni. Ma comunque il numero di case popolari è assolutamente esiguo. Ne vanno costruite di nuove e tante.
    I furbi e i delinquenti ci sono ovunque, si tratta di tutelare le brave persone rimaste improvvisamente senza reddito. A questo servono le case popolari.
    La proprietà è un diritto importante quindi nessuno è tenuto a subire le occupazioni. Le nuove case servono anche a tutelare la proprietà.
    L'occupazione non è la soluzione, essa è il problema. Ma il problema non sono gli occupanti: è ovvio che chi non ha un tetto occupa. Lei farebbe ugualmente e pure io. Gli occupanti sono le prime vittime: pensi a un lavoratore con famiglia licenziato e sfrattato
    La mafia non c'entra: non c'è il grave danno alla persona previsto dalla legge. E ci mancherebbe. La legge si riferisce a situazioni impellenti, appunto di chi nell'immediato rischia un grave danno alla persona. Chi è disoccupato non rischia un immediato danno alla persona. E la giurisprudenza pure dice così, quindi non citi casi che non esistono né che sono mai venuti in rilievo, né che potrebbero mai divenirlo. Parliamo razionalmente senza inutili paradossi senza senso né concretezza.
    Insomma, ma per lei nuove e tante case popolari vanno o no costruite?
    Ps lo so che lei è contro la mafia: non ho mai pensato il contrario.

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  5. Prima si affittino le case popolari sfitte.
    Ce ne sono.
    Vicino a dove abito io c'è un appartamento popolare sfitto da tre anni.
    Perché non è ancora stato assegnato?
    Di cose del genere ce ne sono.
    Quanto alla costruzione di nuove case popolari, il problema è che costruire in genere non conviene.
    Gli enti autonomi debbono fare quadrare i conti e le tasse sugli immobili sono alte.
    Se non si risolve questo problema, l'edilizia in sé è un problema.
    Inoltre, l'immigrazione doveva essere limitata, se non bloccata, perché avrebbe aggravato il problema, cosa che è accaduta.
    Comunque, il fatto che lo Stato sia inadempiente non giustifica le occupazioni.
    Quello che ho fatto sulla mafia è un esempio.
    Se (che attualmente sono senza lavoro) fossi in uno stato di bisogno e l'adesione alla mafia fosse l'unica soluzione, io sarei da punire?
    La risposta è no, tenendo conto dello stesso metro di giudizio che si sta usando per le occupazioni.
    Oggi, si giustificano le occupazioni abusive, che sono illegali, domani si giustificheranno anche cose più gravi?
    Questo è il punto.

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  6. Andrea-associazione case per tutti13 settembre 2017 alle ore 02:49

    Il suo esempio sulla mafia è un paradosso che non ha alcun rilievo: mai è venuto in rilevo nella prassi e mai potrà venire, poiché, come le ho già riferito, la legge prevede l'immediato grave danno alla persona un requisito super stringente, che limita la legge a casi circoscritti ed eccezionali. È così ed è inutile continuare a parlare del nulla. Questa è una legge che ha quasi 100 anni, non dieci giorni, e ha quindi ampiamente raggiunto la sua stabilità.
    Lei pone numerosi problemi: ha ragione ed è lo Stato che devi risolverli, prima di costruire nuove e tante case popolari. Quando gli va i problemi li risolve.
    Le occupazioni non vanno giustificate perché esse sono il problema. Ma vanno gli occupanti (quelli onesti si intende), a cui non va buttata la croce addosso. Del resto come si fa a biasimare chi fa ciò che chiunque farebbe nelle loro condizioni, compresi io e lei? Ecco perché c'è la legge sullo stato di necessità.
    Lo Stato si svegli, gli italiani hanno troppi problemi e quello della casa è probabilmente il primo. Ai genitori senza cada togliamo i figli? Questo è un problema straordinariamente grave e complesso.

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  7. Andrea-associazione case per tutti13 settembre 2017 alle ore 02:55

    Con lo stato di necessità si può perfino uccidere, figuriamoci se non si può occupare una casa. Che poi, parliamoci chiaro, i giudici hanno giustificato l'occupazione temporanea resa necessaria da una situazione di pericolo imminente (ad esempio una notte di ghiaccio). Cessata la situazione di necessità, è cessato anche il diritto di stare in quella casa. Spesso i giornali enfatizzano riportando cose inesatte.
    Quindi cosa resta? L'urgenza di sbloccare le assegnazioni, costruire e l'inefficienza dello Stato. Li vogliamo aiutare gli italiani senza casa o ci accorgiamo di loro solo quando uno straniero occupa una casa popolare ad altri assegnata? Ps mi riferisco agli italiani, quanto agli stranieri il discorso è diverso e più complesso.

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  8. Mi sa che lei non voglia capire.
    Non vuole capire che il paragone che ho con la mafia fotografa il problema?
    Se noi oggi permettiamo le occupazioni abusive, un domani si potrà permettere anche qualcosa di più grave.
    In un Paese civile queste cose non sono ammesse.
    Provi ad occupare abusivamente un immobile negli USA.
    Le autorità americane le farebbero un deretano grosso come una casa.
    Si rende conto che così facendo la pace sociale sta andando a farsi benedire?
    Lo Stato di diritto annovera il diritto alla casa ma annovera anche quello di proprietà.
    Se avessi delle proprietà e mi fossero occupate, io mi sentirei derubato del mio diritto di disporre della mia proprietà.
    Si rende conto che così facendo si va verso il Far West?
    Penso di chiudere qui questa discussione.

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  9. Andrea-associazione case per tutti15 settembre 2017 alle ore 04:54

    Forse non mi sono spiegato bene, dato che di fatto la penso come lei.
    Le occupazioni portano a rompere la pace sociale e a creare il far West.
    Sono dunque un problema gravissimo e inaccettabile.
    Ma dato che chi ha famiglia ed è senza casa finisce necessariamente per occupare (anche io e lei faremmo la stessa cosa), allora il problema non sono gli occupanti ma le occupazioni.
    E la colpa è dello Stato.
    Il problema va risolto dando la casa a chi oggi ne ha diritto e poi costruendo nuove case per darle a tutti coloro che non possono permettersi un tetto. Ciò nell'interesse dei poveri, da un lato, e dei proprietari, dall'altro.
    In america arrestano, ma ciò non toglie che una volta usciti rioccupano e lo devono fare necessariamente: dove dormono, dove portano i figli?
    Quindi è un problema risolvibile solo con nuove case: la povertà e la disperazione non sono né possono essere una colpa. La colpa è della politica che se ne infischia.
    Un uomo cercherà sempre di soddisfare la sua esigenza di sopravvivenza. È questo il punto. In una notte di ghiaccio, un uomo cercherà sempre di dare un tetto a sé e ai propri figli, anche se rischiasse 30 anni di carcere. È questo il punto, è questo il senso della legge sullo stato di necessità. È questa la vergogna dello Stato italiano, che scarica le sue inefficienze e la sua incuria per i propri cittadini sui proprietari, che nulla devono avere a che vedere con chi è senza casa. Come vede, io sto dalla parte anche dei proprietari: è una indecenza che vengano occupate le loro case. La politica è fatta di soluzioni, è inutile fermarsi a questioni di principio come 'la proprietà è sacra'. Può essere anche sacra, ma se non si danno case a chi non le ha, essi occuperanno, carcere o non carcere. E il problema resterebbe irrisolto, a mera astrattezza. Insomma: arrestare risolverebbe il problema? Certo che no: se arresti il marito, domani occuperà la madre. E se arresti anche la madre, occuperanno i figli. E se i figli sono bambini che si fa? Li mandiamo in orfanotrofio? Bella soluzione: aggiungiamo far West a far West, oltre che vergogna a vergogna.
    Case per tutti!

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  10. Andrea-associazione case per tutti15 settembre 2017 alle ore 04:55

    Bisogna pensare agli italiani, siamo in un periodo triste e povero. Lo Stato non può lasciare gente per strada scaricando i problemi sui proprietari.
    Cari saluti.

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  11. Una situazione negativa dovuta allo Stato non può giustificare l'occupazione abusiva.
    Chi occupa abusivamente un edificio toglie il diritto di avere una casa a chi ha bisogno e rispetta la legge e danneggia i proprietari.
    Per uno Stato di diritto, la proprietà sacra.
    Ci sono appartamenti popolari sfitti. Si incominci ad affittarli regolarmente.
    Si abbassino le tasse sugli immobili.
    Si limiti l'immigrazione.
    La popolazione deve fare pressione sulla politica per ciò.
    Tutto qui.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.