Sul sito "The Gatestone Institute" vi è un articolo intitolato "Il futuro islamico dell'Europa".
Riporto questo stralcio dell'articolo:
"L'attentato terroristico di Barcellona ha suscitato la stessa reazione mostrata di fronte a tutti gli attacchi terroristici su larga scala sferrati in Europa: lacrime, preghiere, fiori, candele, orsacchiottie proclami sul fatto che "l'Islam è una religione di pace". Quando le persone hanno manifestato per chiedere misure più severe contro l'influenza crescente dell'islamismo in tutto il continente, sono state duramente contestate da militanti "anti-fascisti". I musulmani hanno organizzato una manifestazione di protesta per difendere l'Islam e hanno obiettato che gli islamici che vivono in Spagna sono le "principali vittime" del terrorismo. Il presidente della Federazione spagnola delle entità religiose islamiche, Mounir Benjelloun El Andaloussi, ha parlato di una "cospirazione contro l'Islam", definendo i terroristi "strumenti" dell'odio islamofobico. Il sindaco di Barcellona, Ada Colau, visibilmente commossa davanti alle telecamere, ha detto che la sua città rimarrà una "città aperta" a tutti gli immigrati. Il governatore della Catalogna, Carles Puigdemont, ha usato un linguaggio simile. Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, un conservatore, è stato l'unico che ha osato parlare di terrorismo jihadista. Quasi tutti i giornalisti europei sono stati concordi nel definire troppo dure le parole del premier.".
Sono d'accordo con queste parole dell'articolo che è stato scritto da Guy Millière e tradotto da Angelita La Spada.
A me basta pensare a quello che accade in Francia.
Nella città francese di Marsiglia, per esempio, ai ragazzi ebrei non è permesso frequentare i licei in cui vi sono molti studenti di fede islamica.
Oltre a ciò, va detto anche che vi sono movimenti di europei (italiani, britannici, spagnoli, francesi, tedeschi ecc) che in nome del terzomondismo e per buonismo e pietismo arrivano a distruggere i nostri simboli, stravolgere la nostra storiografia (gettando fango sulla nostra civiltà, facendola passare per "cattiva") e togliendo le nostre feste.
Pensiamo ai presepi e alle canzoni di Natale che vengono banditi nelle scuole qui in Italia.
Pensiamo anche a coloro che vogliono abbattere i monumenti dedicati a Cristoforo Colombo.
Togliendo la nostra storia, le nostre feste ed i nostri simboli, la nostra civiltà è destinata a morire.
L'Islam avrà gioco facile a prendere potere, se non si cambierà la rotta.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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