Cari amici ed amiche,
come riporta "Il Giornale", l'Unione Europea vuole annientare la nostra pesca.
Questa è un brutta storia, questa perché il peso piuma del Belpaese sui tavoli internazionali è cosa nota. Ma in questo caso il rischio raddoppia. La nasce dalla decisione dell'Iccat (organismo internazionale per la tutela dei tunnidi nell'Atlantico), che ha fissato un tetto per la cattura di pesce spada cui devono adeguarsi tutti i Paesi che si affacciano nel Mare Nostrum. In totale dovranno spartirsi 10.500 tonnellate di produzione annua (che poi si ridurrà del 3% all'anno fino al 2022), di cui solo 7.500 per i Paesi dell'Unione Europea. Quanto spetterà all'Italia?
Difficile da dire, ma è molto probabile che sarà molto inferiore rispetto al pescato attuale.
Inoltre, vi sono anche multe e burocrazia a complicare le cose.
Sarebbe davvero assurdo se, per esempio in Sicilia, si fosse costretti a consumare un pesce spada importato da chissà dove e congelato anziché consumare quello che si pesca in acque vicine, come lo Stretto di Messina.
Inoltre, ci sono altri problemi.
Ricordo, per esempio, che le limitazioni alla pesca al tonno nel Mare Mediterraneo hanno contribuito a fare sparire i calamari da quel bacino.
Infatti, i tonni ed i delfini sono predatori e mangiano anche molluschi come i calamari.
Così, noi dobbiamo prendere calamari congelati che sono importati da luoghi come le Isole Falkland.
Sia chiaro, non dico che si debbano pescare tutti i tonni del Mare Mediterraneo ma bisogna creare un circolo virtuoso che faccia sì che certe specie di animali non siano eliminate
Questa Unione Europea non aiuta i Paesi come l'Italia perché è troppo centrata sulla Mitteleuropa.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Islas malvinas, no falkland.
RispondiEliminaUfficialmente, si possono chiamare Falkland o Malvinas.
RispondiEliminaComunque, la giurisdizione è britannica.
È britannica perché sono dei pirati.
EliminaHanno l'impero nel DNA, sebbene questo debba considerarsi una brutta storia del passato. Pensi che oggi hanno detto che Mazzarri è un insulto alla premier perché non parla inglese. E certo, per caso gli italiani considerano Joe Hart un insulto alla serie A perché non conosce una parola di italiano? Il loro problema è sentirsi superiori agli altri, a tutto il mondo.
Sono dei pirati.
W las malvinas.
i paesi sudamericani mi fanno sballare, tutti hanno combattuto guerre feroci per cacciare gli Spagnoli, ma una volta indipendenti tutti si sono considerati gli eredi delle rivendicazioni imperiali spagnole!
EliminaLe Falklands non sono mai state argentine o abitate da argentini, sono solo state spagnole per pochi anni, ma siccome la Spagna le rivendicava, allora secondo l'Argentina le appartengono.
Allora tanto valeva restare a far parte dell'Impero spagnolo...
Lo stesso identico ragionamento vale per il Venezuela che rivendica mezza Guyana o l'Honduras che rivendica il Belize.
Le Falkland sono abitate da britannici.
EliminaIn fatto di democrazia, gli anglosassoni ne sanno molto più di noi.
RispondiEliminaComunque, le Isole Falkland o Malvinas fanno parte del Regno Unito.
Questi sono i fatti.
Possono possono dare lezioni di democrazia solo all'interno dei propri confini originari. Il problema è come hanno trattato gli altri popoli e la loro libertà democratica di autodeterminazione. Quindi non possono dar lezioni a nessuno.
EliminaEd è altrettanto indubbio che le malvinas sono britanniche: gli inglesi sono dei pirati, appunto.
Pensano di essere superiori al resto del mondo e il caso Mazzarri lo certifica.
In fatto di democrazia possono dare lezioni a questi europei e non solo.
EliminaComunque, le Isole Falkland/Malvinas sono britanniche.
Le lezioni di democrazia non si possono dare se la garantisci ai tuoi cittadini, ma poi occupi le terre altrui calpestando la autodeterminazione dei popoli ivi residenti. Non mi risulta infatti che gli inglesi abbiano dato la possibilità di indire elezioni ai popoli occupati col colonialismo. Quindi lezioni di democrazia a chi?
RispondiEliminaLe malvinas sono britanniche perché hanno rubato ad altri un territorio lontano miglia e miglia dalle loro coste: sono dei pirati. Le malvinas sono argentine: un ladro non diventa proprietario di una cosa rubata. E se se la tiene con la forza (come hanno fatto gli inglesi con la guerra) sempre ladro resta. Ecco, uso della forza, altro che democrazia. Lezioni a chi? Sono dei pirati.
Il caso Mazzarri dimostra la loro percezione del mondo e degli altri popoli, ancora oggi che l'impero non c'è più.
Quindi lei erra a dire che possono dare lezioni di democrazia, perché sono inglesi primi ad averla violata fuori dei propri confini originari. Sono solo dei pirati.
Io sono italoargentino e ne soffro molto: col caso Mazzarri mi hanno offeso due volte. E hanno offeso pure lei.
Questa è la mia risposta: https://thecandelabraofitaly.blogspot.it/2017/05/dieu-et-mon-droit.html
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