vi invito a leggere queste parole di Giulio Meotti che ho trovato su Facebook:
"Sono avanzate candeline da Londra e Stoccolma, se qualcuno sta a Manchester. Oppure possiamo fare altro. L'Europa impari da Israele a vivere "con" il terrore, non "nel" terrore. Cosa fa Israele quando un terrorista uccide ventidue civili? Gli rade al suolo la casa. E con i predicatori di odio? Li mette fuori legge. In Egitto il generale Sisi ha chiuso centinaia di moschee salafite. Perchè non puó farlo l'Europa? Israele fa uso della “detenzione amministrativa” in casi speciali, che le consente di detenere e interrogare un sospetto per quattordici giorni, senza neppure fargli vedere l’avvocato. É così impensabile in Europa? In Israele ogni scuola, centro sportivo e supermercato è protetto da guardie armate. In Europa aspettiamo una nuova Beslan? In Israele, dopo un attentato, i luoghi colpiti non diventano meta di pellegrinaggi come a Parigi. Si ricostruisce e passa oltre, facendola pagare ai terroristi. Israele ed Europa sono dalla stessa parte, combattono entrambi il terrorismo e il radicalismo islamico, entrambi sono al centro di un conflitto religioso. E questo conflitto ha scelto l’Europa come fronte principale. Impariamo a difenderci sul serio come fa Israele, o continuiamo coi gessetti e i pupazzetti?".
"Sono avanzate candeline da Londra e Stoccolma, se qualcuno sta a Manchester. Oppure possiamo fare altro. L'Europa impari da Israele a vivere "con" il terrore, non "nel" terrore. Cosa fa Israele quando un terrorista uccide ventidue civili? Gli rade al suolo la casa. E con i predicatori di odio? Li mette fuori legge. In Egitto il generale Sisi ha chiuso centinaia di moschee salafite. Perchè non puó farlo l'Europa? Israele fa uso della “detenzione amministrativa” in casi speciali, che le consente di detenere e interrogare un sospetto per quattordici giorni, senza neppure fargli vedere l’avvocato. É così impensabile in Europa? In Israele ogni scuola, centro sportivo e supermercato è protetto da guardie armate. In Europa aspettiamo una nuova Beslan? In Israele, dopo un attentato, i luoghi colpiti non diventano meta di pellegrinaggi come a Parigi. Si ricostruisce e passa oltre, facendola pagare ai terroristi. Israele ed Europa sono dalla stessa parte, combattono entrambi il terrorismo e il radicalismo islamico, entrambi sono al centro di un conflitto religioso. E questo conflitto ha scelto l’Europa come fronte principale. Impariamo a difenderci sul serio come fa Israele, o continuiamo coi gessetti e i pupazzetti?".
Noi stiamo vivendo quello che ogni giorno vive lo Stato di Israele.
Israele vive in un costante pericolo a causa del fondamentalismo islamico.
Tuttavia, Israele reagisce.
Si uccidono degli israeliani?
Israele non ci mette molto: cerca i colpevoli di quel delitto, li trova, li arresta e fa giustizia.
Noi, invece, che facciamo?
Reagiamo come reagisce Israele o iniziamo a fare ridicole "marce per la pace" o coloriamo le strade con i gessetti, cosa che facciamo oggi?
Questo buonismo non ci porta da nessuna parte.
Pensiamo alla Svezia, ove si sposta la festa nazionale per via del Ramadan.
Questo è inconcepibile!
Israele vive "con il terrore" ma non "nel terrore".
Gli Israeliani fanno le loro vite e si difendono.
Noi che facciamo?
Facciamo le "marce per la pace" e poi non mandiamo più i nostri figli ad un concerto o in gita, per paura di attentati?
Qualcuno mi dirà che sono un "guerrafondaio"?
Se essere "guerrafondai" significa difendere i valori della propria società, io sono un "guerrafondaio" ed essere "guerrafondai" non è un difetto ma una virtù.
Quello che è accaduto a Manchester è stato un attacco alla nostra civiltà e al nostro futuro, essendo stati uccisi dei ragazzini che potrebbero essere nostri figli o nipoti.
Che mondo vogliamo lasciare ai nostri figlioli?
Cordiali saluti e Shabbat Shalom ai nostri amici di fede ebraica.
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