ringrazio l'amico e socio Morris Sonnino della segnalazione dell'articolo su "L'Informale" che è intitolato "Laura Boldrini: “Non possiamo ignorare le sofferenze dei palestinesi”".
Ora, io pongo questa domanda: il presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini non ha altro da fare?
Laura Boldrini è colei che fa violenza alla lingua italiana, nel volere a tutti i costi che una donna con una carica pubblica sia chiamata "presidenta" o " sindaca".
In realtà, i termini corretti sono "presidente", "presidentessa", "sindaco" o "sindachessa".
Laura Boldrini è colei che pensa "alle sofferenze dei migranti".
Peccato che di noi italiani non dica nulla.
Pensiamo ai tanti disoccupati. Io sono tra questi.
Ora, ella difende anche i palestinesi, anche quando appare evidente il fatto che da parte palestinese non si voglia riconoscere Israele.
Questa signora mi sembra il classico avvocato (o avvocatessa) delle cause perse.
Se usasse il suo tempo per cose utili per il nostro Paese (e non per le sue solite uscite) ella farebbe qualcosa di buono.
Cordiali saluti.
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