Io sto con "Il Giornale"

Cari amici ed amiche,

il quotidiano "Il Giornale" ha subito un attacco vergognoso.
Oggi, il succitato quotidiano ha pubblicato un dossier sulla piaga della pedo-pornografia online.
Dal web sono arrivati insulti e minacce contro "Il Giornale".
La Rete ha davvero reagito male e in un modo violento.
E lo ha fatto in tanti modi diversi, di cui il più diffuso è stato quello di attaccare "Il Giornale". Su tutti i Social network, per diversi motivi, l'oggetto della discussione non è stata l'enorme mole di materiale pedo-pornografico diffuso, ma la nostra decisione di parlarne. Da chi si è sentito offeso perché "Il Giornale" avrebbe "diffamato l'intero gruppo Facebook per via della Bibbia 3.0", a chi difende a spada tratta l'intero archivio, le sue immagini porno e la pedo-pornografia.
Addirittura, c'è chi ha affermato che "Il Giornale" dovrebbe "fare la fine di Charlie Hebdo".
La "bibbia", va detto, è figlia legittima della Rete e sorella gemella di Facebook. Vivono a braccetto. Si amplificano l'uno con l'altro. Ad accompagnare il tutto, le innumerevoli chat di Telegram inondate di messaggi, spesso con allegati seni e minorenni nude. Normale, dunque che il web insorgesse in sua difesa. Sembrerà assurdo, visto l'oggetto di cui si parla. Ma è così.

In pratica, anziché condannare la pedo-pornografia, certa gentaglia ha attaccato chi l'ha denunciata pubblicamente, "Il Giornale".

Siamo alla follia pura.

Il quotidiano "Il Giornale" ha fatto solo il suo mestiere: informare la gente.

L'informazione serve a tutelare le persone dai guai e da situazioni problematiche.

Perciò, quegli ipocriti che hanno attaccato "Il Giornale" farebbero bene a riflettere e farebbero bene anche a stare attenti ai loro figli, se ne hanno.

Purtroppo, di gente malata ce n'è.

Quello che è capitato a Fortuna Loffredo, la bambina che due anni fa fu scaraventata dal palazzo in cui abitava per non avere voluto farsi abusare dal vicino di casa,  potrebbe capitare anche a qualcuno dei loro figli, cosa che ovviamente non auguro a nessuno.

Il quotidiano "Il Giornale" va ringraziato e non attaccato.
Cordiali saluti.