Cari amici ed amiche,
lunedì 16 maggio, il Gruppo Autostrade per l'Italia spa promuove una pedalata sul tratto appenninico dell'Autostrada A1 Milano-Napoli che è compreso tra Pian del Voglio (in Provincia di Bologna) ed Aglio (in Provincia di Firenze).
Questa è la presentazione:
"Lunedì 16 maggio 2016, nell'ambito del 99° Giro d'Italia, Autostrade per l'Italia promuove una pedalata di 36 km sul percorso panoramico dell'A1 tra Firenze e Bologna.
Partenza: Area di Servizio Aglio Ovest, ore 10.00
Percorso: 36 km: si arriva sino al Casello di Pian del Voglio dove si invertirà il senso di marcia per tornare al punto di partenza
Target: Ciclo-turisti e ciclo-amatori con bici da corsa o mountain bike di età superiore ai 13 anni e con un discreto grado di preparazione, visto che si dovrà affrontare per due volte l'ascesa al Valico del Citerna
Iscrizioni: gratuite, tramite il portale www.mysdam.net
Meeting Point per iscritti: dalle ore 8.30 del 16 maggio presso il parcheggio 4 dell'outlet di Barberino di Mugello (via A. Meucci, a circa 700 metri dal casello autostradale di Barberino di Mugello)".
Approvo in pieno queste iniziative, che tra l'altro io avevo suggerito.
Ma che caso, rileggete il mio articolo scritto il 16 aprile 2016.
Con la costruzione della Variante di Valico, il vecchio tratto appenninico dell'Autostrada A1 ha perso tanta parte del suo traffico.
Il vecchio tratto, che (secondo quanto riporta il sito del Gruppo "Autostrade per l'Italia" spa) sarà oggetto di manutenzione ordinaria e straordinaria come sempre, rappresenta un'alternativa turistica e storica in un percorso tra viadotti, gallerie e montagne immersi nel verde dell'Appennino tosco-emiliano.
Io penso che sia giusto che questo tratto autostradale possa essere riqualificato e trasformato in una sorta di "percorso turistico" dentro la rete autostradale.
Con la costruzione della Variante di Valico, il vecchio tratto appenninico dell'Autostrada A1 ha perso tanta parte del suo traffico.
Il vecchio tratto, che (secondo quanto riporta il sito del Gruppo "Autostrade per l'Italia" spa) sarà oggetto di manutenzione ordinaria e straordinaria come sempre, rappresenta un'alternativa turistica e storica in un percorso tra viadotti, gallerie e montagne immersi nel verde dell'Appennino tosco-emiliano.
Io penso che sia giusto che questo tratto autostradale possa essere riqualificato e trasformato in una sorta di "percorso turistico" dentro la rete autostradale.
Un evento come la pedalata è un'iniziativa lodevole.
Conosco l'Appennino e so che è pieno di potenzialità, anche più delle Alpi, con rispetto parlando.
Ora, mi chiedo come mai non si faccia una cosa analoga sull'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
Tanti tratti di questa autostrada sono stati dismessi, per via dell'ammodernamento.
Per esempio, il vecchio tratto di Mormanno (che sarà dismesso) potrebbe essere trasformato in un percorso ciclo-turistico, invece di essere demolito con spreco di denaro.
Questa è la differenza tra un'impresa privata che sa fare innovazione (il Gruppo "Autostrade per l'Italia spa") ed una gestione pubblica sprecona (lo gestione statale, riguardo all'A3).
Cordiali saluti
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