l'Italia è ricca di vari tipi di pane.
Uno di questi mi ha incuriosito ed il Pane Casereccio di Genzano.
Esso è prodotto nel Lazio, precisamente nella zona di Genzano, in Provincia di Roma.
Con la denominazione di "Pane Casereccio di Genzano" si indica un pane fatto con ottima farina di tipo "0" o "00", acqua lievito, cruschello di grano e sale.
La sua costa si presenta scura e la sua mollica è aerata, soffice e leggera.
Il sapore è sapido ed il profumo è di cereali.
La sua forma può essere tonda o a filone.
La lievitazione avviene grazie ad un lievito naturale di batteri lattici ed acetici e dà al pane una consistenza elastica.
Le sue origini sono molto antiche.
In antichità, le donne del posto usavano fare cuocere il pane in forni particolari detti "soccie".
Fin dall'antichità era compito delle donne che abitavano nei borghi, preparare e portare il pane a cuocere nelle strutture di "stato".
Ricordo che i feudatari medioevali erano proprietari dei forni in cui la gente dei loro feudi metteva a cuocere il pane,
La gente doveva pagare una tassa per fare cuocere il pane.
La gente doveva pagare una tassa per fare cuocere il pane.
Prima di mettere in forno forno le pagnotte, le lavoratrici lasciavano impressi sulla superficie del prodotto segni particolari e ben riconoscibili, per distinguere i propri pani da quelli delle altre donne.
Le testimonianze riportano che al mattino si sentiva il profumo di pane in giro per il borgo di Genzano.
Nel 1600, si diffuse la cultura del pane, tanto che il Principe Cesarini Sforza lo offrì al Papa, il quale apprezzò.
Solo negli anni '40 del secolo scorso, le fatiche dei fornai furono alleviate, grazie all'introduzione delle macchine ma la tradizione non è cambiata viene tramandata di generazione in generazione.
Nel 1997, il Pane Casereccio di Genzano ottenne l'Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Come ho scritto sul blog "Ribellione Nazionale", nell'articolo in cui ho parlato della Torta "Margherita", nel cibo vi è una tradizione.
Nessun commento:
Posta un commento