sul blog "Ribellione Nazionale" ho scritto un articolo intitolato "Non si combatte la mafia abolendo le processioni religiose".
L'anno scorso ha creato scandalo l'episodio in cui vi era stato l'inchino della statua della Vergine Maria di fronte alla casa di boss della 'ndrangheta, durante una processione che aveva avuto luogo ad Oppido Mamertina, in Provincia di Reggio Calabria, come mostra il video qui sopra, che ho preso da Youtube.
Dopo quell'episodio, qualcuno ha proposto di abolire le processioni.
Ora, io penso che chi ha proposto una cosa del genere non ha capito nulla (ma proprio nulla) della situazione.
La mafia e tutte le forme di criminalità organizzata similari non si vincono certo abolendo le processioni.
La mafia si combatte con la buona politica, quella al servizio del cittadino e che cura quest'ultimo.
Alla mafia interessa il potere ed essa ha potere su un territorio quando l'istituzione non funziona.
Purtroppo, lo Stato italiano e tutte le sue istituzioni non funzionano bene.
C'è una burocrazia elefantiaca, ci sono troppe tasse, c'è una politica che scende troppo facilmente a compromessi e c'è una giustizia che non funziona o che funziona male, tanto per menzionare alcune delle carenze dello Stato.
In quella situazione, la mafia ha campo libero.
Tra l'altro, la mafia fa business anche sull'immigrazione clandestina, come dimostra la vicenda di "Mafia Capitale".
Anche in questo caso lo Stato ha delle colpe, per il fatto che permetta l'immigrazione clandestina.
Cordiali saluti.
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