questa mattina ho scritto un articolo intitolato "Cari amici governolesi...Attila ed il Papa potrebbero non essere stati a Governolo".
Onde evitare polemiche di ogni tipo, faccio notare una cosa.
Certamente, il titolo dell'articolo è stato un benevolo sfottò verso il paese di Governolo.
Del resto, sul giornale satirico "Il Governoliere" non si lesinano certo le battute (anche abbastanza forti) su Roncoferraro.
Per una volta si fa sentire anche una voce da Roncoferraro e facciamo pari e patta.
E' nota la storica "rivalità" tra Roncoferraro e Governolo.
Personalmente, io non ho niente contro Governolo.
Io ho solo fatto notare che c'è una tesi che potrebbe confutare la storia secondo cui Attila e Papa Leone Magno si sarebbero incontrati a Governolo nel 452 AD.
Le tesi di Gualberto Storti hanno effettivamente un fondo di verità.
Basti pensare agli studi archeologici e geologici sull'alveo vecchio del Mincio, che scorreva in territorio di Curtatone.
Oltretutto, le tesi di Storti non sono state smentite.
Con questo, non voglio sminuire la storia di Governolo.
A prescindere dall'incontro tra il Papa ed il re Unno (che potrebbe non avere avuto luogo in quella frazione della Municipalità di Roncoferraro) a Governolo parti importanti della storia italiana ed europea ebbero certamente luogo.
Cito il caso della battaglia del 1526 tra le truppe della Lega di Cognac e quelle dell'imperatore Carlo V d'Asburgo.
Con i lanzichenecchi (mercenari tedeschi), le truppe dell'imperatore Carlo V sconfissero quelle della Lega di Cognac e scesero lungo la penisola italiana (arrivando a saccheggiare Roma, nel 1527)ed il condottiero Giovanni de' Medici (detto Giovanni dalle Bande Nere) fu ferito gravemente.
Se quella battaglia fosse finita con la vittoria della Lega di Cognac, la storia italiana ed europea sarebbe state diversa.
Per esempio, Papa Clemente VII avrebbe trovato il modo di annullare il matrimonio tra il re d'Inghilterra Enrico VIII Tudor e Caterina d'Aragona (perché non sarebbe stato alla mercé dell'imperatore Carlo V, nipote di Caterina) e non ci sarebbe stato lo Scisma anglicano.
Inoltre, Governolo è legato al Risorgimento.
Esso fu al centro della I Guerra di Indipendenza, nel 1848.
Dunque, nessuno vuole sminuire la storia di Governolo.
Anzi, auspico che sia valorizzata.
Per esempio, non lontano da Governolo vi è la Corte "Le Quadre".
Questa corte agricola ha anche una bella chiesetta.
Tutto, purtroppo, è fatiscente e in stato di abbandono.Visto che oggi si sono riuniti i ministri della Cultura dei Paesi che partecipano all'EXPO, il mio auspicio è che simili beni architettonici siano restaurati e resi fruibili.
La storia e l'arte vanno difese.
Cordiali saluti
Nessun commento:
Posta un commento