La Madonna di Tindari? Fu bizantina

Cari amici ed amiche,

conosco la storia del Santuario di Santa Maria dei Tindari, uno dei maggiori santuari mariani della Sicilia.
Questo santuario si trova nel territorio di Patti, in Provincia di Messina, ed è situato su un promontorio che si affaccia sul Mare Tirreno.
Esso può essere raggiunto dall'Autostrada A20 Messina-Palermo, uscendo allo svincolo di Falcone.
Ora, la devozione verso questa immagine risale al periodo dell'iconoclastia nell'Impero Romano d'Oriente (730 AD-787 AD).
L'imperatore Leone III Isaurico (685-741) emanò un decreto con cui vietò il culto delle immagini sacre.
Molti prelati e monaci bizantini scapparono.
Essi si rifugiarono qui in Italia, portando con sé immagini sacre, come statue ed icone, che altrimenti sarebbero andate distrutte.
Secondo la pia tradizione, una nave di ritorno dall'Oriente, tra le altre cose, portava nascosta nella stiva un'Immagine (precisamente una statua) della Madonna perché fosse sottratta alla persecuzione iconoclasta. Mentre la nave solcava le acque del Tirreno, improvvisamente si levò una tempesta e perciò essa fu costretta ad interrompere il viaggio ed a rifugiarsi nella baia del Tindari, oggi Marinello.
Quando la tempesta si placò, i marinai cercarono di fare ripartire la nave ma non riuscirono.
Allora, essi pensarono di alleggerire la stiva ma solo quando fu scaricata la statua della Vergine Maria la nave poté ripartire.
Quindi, il culto di Santa Maria dei Tindari risalirebbe all'VIII secolo AD.
Oltre alla fede e ai miracoli, noi possiamo dire che Santa Maria dei Tindari sia importante anche dal punto di vista storico perché è un raro esempio di statuari bizantina arrivato fino a noi.
Cordiali saluti.