Cari amici ed amiche,
il professor Gualberto Storti ha pubblicato questa foto su Facebook.
Io mi sono permesso di prenderla.
Questa foto mostra un affresco della chiesetta di Ponteventuno, una frazione della Municipalità di Curtatone, in Provincia di Mantova.
Ora, questo affresco ritrae San Leone Magno ed il re unno Attila che nel 452 AD si incontrarono sulle sponde del fiume Mincio.
Fermi tutti...cosa ci fa un affresco del genere a Ponteventuno...se (stando a certe fonti storiografiche) Attila ed il Papa si incontrarono a Governolo, frazione del Comune di Roncoferraro?
Ora, proprio il professor Storti (uno che sa il fatto suo, poiché ha lavorato anche presso il Parco Archeologico del Forcello) dà la spiegazione.
In primo luogo, il Mincio al tempo di Attila e Papa Leone Magno era diverso rispetto a quello attuale.
La Pianura Padana attuale è frutto di bonifiche e di opere di canalizzazione.
Al tempo di Attila e di San Leone Magno, la pianura era una palude con tante isolette.
Di conseguenza corso dei fiumi era diverso.
Stando agli studi archeologici, il Mincio di quel tempo correva a Buscoldo, frazione del Comune di Curtatone, e si gettava nel Po a Borgoforte.
Oggi, il Mincio si getta nel Po a Sustinente.
Inoltre, vi sono le fonti di storici come Jordanes e Paolo Diacono che potrebbero avvalorare la tesi di Storti.
Jordanes, uno storico goto vissuto nel VI secolo AD scrisse dell'incontro tra Attila ed il Papa "in acroventu Mamboleio, là dove il fiume Mincio era attraversato da una strada molto frequentata".
Ora, nell'attuale Ponteventuno passava la Via Valeria, la via molto frequentata di cui scrisse Jordanes.
Il Mamboleio è da identificare con una località oggi chiamata Mandoline, che si trova in quella zona.
Lì vicino vi è anche un paese di nome Campione, il nome (almeno per assonanza) deriva da "Campo d Leone" .
Il nome di Ponteventuno, secondo un'informazione trovata da Storti in rete, dovrebbe derivare da "Ponte ventu huny".
E' un riferimento al popolo di Attila?
Inoltre, Storti ha trovato anche una citazione di Papa Benedetto XVI, secondo cui nel linguaggio antico il termine "avvento" indicava l'arrivo di un re.
Quindi, il gioco è fatto: il nome Ponteventuno dovrebbe significare letteralmente "Ponte dell'avvento dell'unno".
La tesi di Storti non ha avuto conferme ma neppure smentite.
Come saltò fuori il nome di Governolo?
Il nome di Governolo saltò fuori tra il XVI ed il XVII, quando l'architetto Gabriele Bertazzolo (1570-1626) fu incaricato dal duca Vincenzo I Gonzaga (1562-1612) di trovare il luogo dell'incontro tra il Papa ed Attila ai fini di fare una forte propaganda per una scalata in Vaticano.
Bertazzolo era impegnato nei lavori alla Conca di Governolo.
Un articolo scritto su "La Gazzetta di Mantova" da Igor Cipollina dà una spiegazione ben dettagliata.
Cosa diranno gli abitanti di Governolo, che tanto si vantano della storia dell'incontro tra Papa Leone Magno e Attila?
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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