L'eurodeputata del Partito Democratico Silvia Costa ha detto:
"Sono gli immigrati che si prendono le nostre malattie e non il contrario".
Ora, io non sono un razzista ma mi sembra logico che grossi spostamenti di grandi masse di persone portino malattie.
Basti pensare a quello che accadde qui in Italia nel VI secolo AD.
Tra il 541 ed il 542 ci fu un'epidemia di peste a Costantinopoli, epidemia che provenne dall'Etiopia o dall'Egitto e per via di grandi flussi si propagò verso nord.
La peste arrivò anche in Italia.
In quegli anni, l'Impero Romano d'Oriente (durante il regno dell'imperatore Giustiniano I) stava combattendo in Africa, per riprendersi i territori che erano stati romani e che vennero presi dai Vandali, e nel 535 arrivò a combattere qui in Italia, contro i Goti.
Le truppe bizantine portarono qui in Italia la peste.
Ora, il Partito Democratico (come tutta la sinistra) vuole aprire all'immigrazione senza se e senza ma e, ovviamente, senza controlli.
Non ci si rende conto che in Africa ci sono malattie gravissime?
Prendiamo il caso del virus Ebola.
Tre dei quattro ceppi di questo virus (Ebola Sudan, Ebola Zaire ed Ebola Tai Forest) sono agenti eziologici di una febbre emorragica che colpisce l'uomo.
Per questa febbre emorragica non c'è una cura efficace.
L'unica cosa che un malato può fare è sperare di non morire prima che siano trascorsi i dieci giorni.
In quel caso, le possibilità di guarigione aumentano e una volta guariti si diventa immuni.
Non parliamo poi della lebbra.
Qui in Italia non ci sono il virus Ebola e la lebbra.
Se dovessero arrivare qui da noi, queste malattie farebbero una strage.
E' questo quello che vuole la sinistra?
Cordiali saluti.
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