Leggete l'articolo della pagina di Facebook del "Minzolini Fan Club" :
"CON POCA FURBIZIA IL PPE ATTACCA BERLUSCONI, MA SENZA FORZA ITALIA PERDE
Il Ppe ha sparato contro Berlusconi a causa della frase sui lager nazisti e il candidato del PPE alla presidenza della Commissione europea, Jean Claude Juncker, ha mostrato indignazione e la sua reazione stizzita stupisce molto gli azzurri italiani.
Gli risponde senza peli sulla lingua Renato Brunetta: “Altro che scusarsi con tedeschi ed ebrei. Berlusconi non ha affatto scherzato sull'Olocausto, né accusato a vanvera un popolo che stimiamo e amiamo, ma ha dato voce a un timore serio e realistico dell'opinione pubblica non solo italiana. Oggi i leader tedeschi tendono per la loro personale ambizione, a rimuovere la memoria di quel che le pulsioni nazionalistiche ed egemoniche della Germania hanno storicamente sempre causato in Europa: invasioni, guerre e lutti. L'Ue e la sua unità monetaria erano state volute nei primi anni '90 a Maastricht proprio per evitare che l'unità delle due Germanie facesse rinascere a Berlino ambizioni da superpotenza, usando il marco come arma di dominio. Negli ultimi anni la saggezza del grande Kohl, che sull'esempio di Adenauer aveva fatto sue queste preoccupazioni, è stata devastata dalle mire egemoniche della Merkel e di Schulz”.
La tensione è alle stelle e la politica di austerità imposta da Berlino sta spaccando il Ppe cosa della quale è contentissima la sinistra che chiede l'espulsione di Berlusconi e Fi dai popolari europei.
Il Ppe, che raggruppa 73 partiti membri, è il primo partito nel Parlamento europeo dal 1999, stessa cosa nella Commissione europea con 264 deputati su 736 mentre il Pse ne ha solo 208, quindi ha tutto l'interesse che gli avversari del Ppe perdano forza e ne perderebbero parecchia senza Berlusconi, visto che gli italiani hanno 32 membri.
Juncker, sarà bene pertanto che alzi il telefono e chiami Berlusconi per scusarsi lui con Silvio!".
Il Partito Popolare Europeo (PPE) deve scegliere se essere un partito della grande tradizione dei veri partiti di centrodestra, un partito non populista ma legato al popolo e conservatore nei valori e liberale nell'economia, o un partito di centro tecnocratico.
Qualora il PPE scegliesse la seconda opzione, Forza Italia (a mio modesto parere) farebbe bene a sfilarsi da esso e ad allinearsi con i Conservatori e Riformisti Europei, che annovera nelle sue file il Tory Party britannico, il Conservative and Unionist Party, il partito che fu di Margaret Thatcher, la grande donna che politicamente ispira tanti di noi.
Ora, è evidente che al candidato presidente della Commissione Europea del PPE Jean Claude Junker interessi solo avere il consenso della Germania e della sua Cancelliera Angela Merkel.
A quest'ultima (come al socialista ed avversario di Junker Martin Schulz) interessa solo creare una vera e propria egemonia tedesca sull'Europa, distruggendo quello che fecero grandi personaggi come Alcide De Gasperi, Robert Schumann e Konrad Adenauer.
Purtroppo, qui in Italia ci sono forze politiche che di fatto appoggiano questa idea di una Germania che ha una posizione egemone sull'Europa, come il Partito Democratico.
Del resto, Junker è un lussemburghese.
Come tale, egli è legato all'area tedesca.
Il presidente Berlusconi non ha scherzato sulla Shoah né ha voluto offendere i tedeschi.
Però ha voluto fare notare che i leader politici tedeschi tendono a rimuovere quel fattaccio per portare avanti questi progetti egemonici che essi coltivano.
Inoltre, senza Forza Italia, il PPE perde.
Cordiali saluti.
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