Leggete l'articolo scritto da Luigi Negri sul sito "La Nuova Bussola Quotidiana" che è intitolato "I Cristiani che si vergognano delle Crociate sono succubi del laicismo dominante".
Io trovo che non ci si debba vergognare delle Crociate.
Bisogna capire il perché delle Crociate.
Il perché è molto semplice: i Turchi Selgiuchidi, popolo islamizzato e più fanatico degli Arabi, presero Gerusalemme e minacciarono l'Impero Romano d'Oriente.
Nel 1071, con la sconfitta di Manzicerta, l'imperatore Romano IV Diogene fu imprigionato dai Turchi e l'Impero Romano d'Oriente (o Impero Bizantino) perse l'Anatolia e Costantinopoli fu minacciata.
Nel 1085, i Turchi si presero anche Antiochia.
Poi, cadde anche Gerusalemme ed i cristiani furono perseguitati.
Le Crociate nacquero per togliere Gerusalemme ai fanatici musulmani.
Quindi, di cosa dovremmo vergognarci noi cristiani?
Certo, durante le Crociate ci furono anche cose orribili, come quello che accadde a Magonza nel 1188 ad opera dei tedeschi contro gli ebrei (cosa che fu anche contro il volere del Papa) o il Sacco di Costantinopoli nel 1204, cose che con la liberazione di Gerusalemme dai Turchi non c'entravano nulla.
Però, come si suol dire, non si può gettare il bambino con l'acqua sporca.
Ergo, le Crociate nel complesso non furono una cosa di cui doversi vergognare.
Per quello che mi riguarda, Costantinopoli è sarà sempre Costantinopoli e non Istanbul, dato che una crociata era in programma per la liberazione della città che il 29 maggio 1453 era stata presa con la forza dai Turchi Ottomani.
Di questo si parlerà in seguito.
Cordiali saluti.
La perdita di territori dell'Impero Romano d'Oriente |
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