Pericolo sinicizzazione della Chiesa cattolica cinese

In Cina, continuano le persecuzioni contro i cristiani.

Oramai, quello che il governo comunista di Pechino vuole fare è la sinicizzazione.
La sinicizzazione è la creazione di una Chiesa "cattolica" cinese staccata da Roma e sottomessa al Partito Comunista.
Nel 1957, il governo cinese autorizzò la nascita dell'Associazione Patriottica Cattolica Cinese, ancora oggi esistente.
Così, il governo di Pechino volle sottomettere la Chiesa.
In pratica, l'Associazione Patriottica Cattolica Cinese è una sorta di Chiesa staccata da Roma e fedele al regime.
Dunque, essa raccoglie una parte dei fedeli cattolici cinesi, i quali celebrano i loro riti alle condizioni del regime.
Quindi, hanno forti limitazioni.
Chi non si piega alle pretese del regime, fa parte della Chiesa clandestina, che è in piena comunione con Roma ed il Santo Padre.
Ora, il recente accordo tra la Santa Sede ed il governo comunista rischia di legittimare ciò che quest'ultimo sta facendo.
Di fatto, la Chiesa clandestina rischia di essere lasciata sola di fronte alle continue persecuzioni.
I fatti lo dimostrano.
Infatti, le persecuzioni e le distruzioni di chiese continuano.
Sul suo blog, Marco Tosatti ha parlato del classico "piatto di lenticchie" nell'accordo.
In poche parole, il Vaticano riconosce qualche vescovo ordinato senza la sua autorizzazione ma per i cattolici cinesi la vita resta dura.
Questo non può essere accettato.