L'onorevole Simone Billi (deputato della Lega Nord e del centrodestra eletto all'estero) ha riferito queste parole:
"Oggi abbiamo discusso la relazione sull’attività svolta dagli Istituti Italiani e sulla promozione della cultura e lingua italiane nel mondo al Comitato sugli Italiani all’Estero".
Ora, noi viviamo in un paradosso.
La lingua italiana è il quarto idioma più studiato nel mondo.
Però, qui in Italia vi è una dispersione scolastica molto forte.
Il motivo principale è il fatto che qui in Italia il percorso di studi non porti allo sbocco lavorativo nell'ambito in cui si è studiato.
Molto spesso accade ciò e questo è un dato di fatto.
In pratica, sta passando l'idea secondo cui "studiare non serva a nulla".
Così, non si studia neppure l'italiano.
Gli effetti nefasti si stanno vedendo.
Per esempio, vi sono ragazzi che scrivono "skuola" o "squola", anziché scrivere "scuola".
Questo è molto grave.
Inoltre, anche materie, come ad esempio storia dell'arte, stanno andando a ramengo.
Il nostro Paese fu terra di grandi artisti (come ad esempio Andrea Mantegna, Leonardo da Vinci e Giacomo Serpotta) e molti dei nostri connazionali non sanno nulla di ciò.
Io sono pronto a scommettere qualsiasi cifra che poche persone sanno che (per esempio) la cupola della basilica di Sant'Andrea della città di Mantova fu costruita da Filippo Juvarra (7 marzo 1678-31 gennaio 1736).
Un popolo che non conosce la propria cultura è un popolo destinato a morire presto.
Spero di essere un cattivo profeta.
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