"A Varsavia, in un summit che ha radunato per la prima volta sotto l'ombrello americano e in presenza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, i ministri degli esteri dell'Oman, dell'Arabia Saudita, degli Emirati Arabi Uniti, del Qatar, dell'Egitto, del Kuwait, della Giordania e dell'Egitto, il vice presidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ha puntato il dito contro quei paesi europei che tentano di aggirare le sanzioni americane contro l'Iran.
"E un passo mal consigliato che rafforzerà solamente l'Iran, indebolirà l'Unione Europea e creerà ancora più distanza tra l'Europa e gli Stati Uniti".
Non è un mistero per nessuno che a capo di queste iniziative pro-iraniane ci siano la Germania e la Francia, mentre l'Italia segue come fanalino di coda.
Ma nonostante Angela Merkel e Macron, il Medio Oriente sembra muoversi in una direzione diversa, ed è quella che vede messo al centro della scena l'Iran come principale regime criminale della regione e pericolo fondamentale per gli interessi arabi.
Un Netanyahu assai tonico incassa la convergenza sunnita e la marginalizzazione della "questione palestinese", ormai sempre meno impellente per il mondo arabo, che da tempo si è stufato di Abu Mazen e dell'Autorità Palestinese e ha assai scarso afflato per Hamas che oggi è di fatto sostenuto principalmente dall'Iran.
E' l'Iran infatti, dei paesi musulmani, quello che più di tutti appoggia ideologicamente il terrorismo arabo-palestinese, ed l'Iran che preoccupa maggiormente gli stati sunniti.
La nuova politica americana in Medio Oriente, in attesa di vedere cosa conterrà esattamente il piano di pace preparato dall'Amministrazione Trump, è per il momento totalmente convergente con le istanze di Israele e assai lontana dai vecchi giochi politici europei, dal propalestinismo della UE".
Questo summit, che si è tenuto a Varsavia, è stato uno smacco per l'Unione Europea, che ammicca molto all'Iran.
Inoltre, esso è stato anche una vittoria per lo Stato di Israele.
Il mondo arabo si è stancato di Abu Mazen e di Hamas.
Dunque, questo summit ha ridisegnato certi equilibri.
Gli USA si stanno riprendendo il centro della scena della politica internazionale.
Israele sta difendendo le sue (giuste) istanze.
L'Unione Europea, invece, sta dimostrando la sua debolezza e la sua politica perdente è sotto gli occhi di tutti.
Per l'asse Angela Merkel-Emmanuel Macron, vi è anche la botta della perdita della Spagna, il cui governo presieduto da Pedro Sanchez è caduto.
Questa Unione Europea si sta condannando all'irrilevanza e alla miseria politica.
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