"Immaginate se fossero le moschee a subire tutto questo, il clamore della politica e dei media. In Francia da giorni, da anni ormai, si profanano le chiese. Una decina soltanto negli ultimi giorni. È una cristianofobia di cui praticamente nessun politico o grande mezzo di comunicazione parla. Jean-Marie Guénois scrive su Le Figaro che – stando ai dati del Ministero dell’Interno – le chiese hanno il record di attentati subiti nei luoghi di culto: su un totale di 978 atti, ben 878 hanno coinvolto siti cristiani. Per me questa cristianofobia fa il paio con l'assalto ai simboli ebraici in tutta la Francia, dalle kippah alle stelle di David alle vetrine dei negozi. Numeri impressionanti che ci parlano – secondo le parole del cardinal Robert Sarah – di una “civiltà malata”, la stessa in cui ridivampa l'antisemitismo. Sì, la Francia è malata".
Meotti è sempre attento a certe tematiche.
Il fatto grave è che queste ondate di antisemitismo e di cristianofobia che stanno colpendo la Francia passino inosservate dai mass media.
Questo è veramente grave.
Però, il clamore sarebbe stato molto forte se ad essere assaltata fosse stata una moschea.
Questo è inaccettabile.
Infatti, vi è dietro un'ideologia che ci vuole rendere "tolleranti con tutti meno che con noi stessi".
Vedere su Facebook le immagini delle chiese francesi profanate mi ha fatto male al cuore, come mi ha fatto male al cuore vedere le vetrine dei negozi gestiti dagli ebrei imbrattate.
La situazione presente in Francia è il paradigma di un'Europa che ha rinnegato le sue radici e la sua storia.
Infatti, questa Europa è tollerante con tutti meno che con sé stessa.
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