Su "Panorama", vi è un articolo intitolato "Non più carne né pesce".
L'articolo è di Mario Giordano.
Ora, noi siamo orgogliosi dei nostri prodotti ma consumiamo quelli stranieri che sono imposti dalla grande industria che punta al cibo standard.
Per esempio, nel 2018, la produzione di olio d'oliva è calata del 57%.
Nello stesso tempo, l'importazione di olio dalla Tunisia è salita del 150%.
Qualcosa non torna.
Noi, qui in Italia, abbiamo oli di qualità superlativa.
Penso (per esempio) all'olio d'oliva del Garda, a quello taggiasco, a quello toscano, a quello abruzzese, a quello pugliese e a quello siciliano.
Eppure, noi compriamo oli provenienti da Spagna, Grecia o Tunisia.
Compriamo delle mozzarelle che sono prodotte in Baviera.
Addirittura, al supermercato, mi è capitato di imbattermi in lasagne confezionate fatte secondo "un'antica ricetta emiliana".
Peccato, che sul fondo della confezione si legga "prodotto in Belgio".
Questi prodotti falsi made in Italy danneggiano quelli che sono i veri prodotti italiani.
Essi, infatti, si vendono ad un prezzo inferiore.
La crisi che c'è non aiuta.
Di sicuro, quando vanno al supermercato, molti di noi italiani guardano i loro portafogli, prima di comprare.
Però, i prodotti non italiani sono anche di qualità inferiore.
Infatti, ricordo che noi italiani abbiamo standard elevati sull'alimentazione.
Dunque, il prodotto italiano è di qualità.
Noi italiani dovremmo fare uno sforzo in più e comprare i nostri prodotti.
Per esempio, dovremmo comprare il Pecorino Sardo, piuttosto che le arance siciliane.
Riguardo alle arance, per esempio, sapete che in quindici anni, noi abbiamo perso una pianta d'arance su tre.
Mentre i coltivatori della Calabria e della Sicilia non riescono a vendere i loro prodotti, le arance marocchine e spagnole invadono il nostro mercato.
Lo stesso dicasi per il riso.
Qui a Roncoferraro e in altre zone della Pianura Padano-Veneta si producono risi di ottima qualità.
Eppure, il nostro mercato è invaso dal riso asiatico.
Questo danneggia i nostri risicoltori.
Dunque, dobbiamo difendere i nostri prodotti.
Sia chiaro, il mercato non è né buono né cattivo.
Dobbiamo solo portarlo dalla nostra parte, iniziando a comprare prodotti del nostro Paese.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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