Già in precedenza ho trattato la questione della storia della Lunigiana e del rapporto con il Comune di Roncoferraro, per via di una statua-stele presente nel campanile della pieve romanica dei Santi Cosma e Damiano della località di Barbassolo che ricorda quelle di Pontremoli, in Provincia di Massa Carrara.
Ora, in Lunigiana non si parla il classico dialetto toscano ma si parla un dialetto gallo-italico che nella zona di Pontremoli è simile all'emiliano mentre, andando verso La Spezia, tende a diventare simile al ligure e scendendo verso sud assume i caratteri del massese.
Ricordo che attraverso la Lunigiana i pastori liguri (facenti parte di un popolo vissuto 2000 anni prima di Cristo, il popolo dei Liguri) passavano per la Lunigiana, per arrivare nella Pianura Padana.
Essi arrivavano anche qui nel Mantovano.
Nel X secolo, l'arcivescovo di Canterbury Sigerico (950-28 ottobre 994) percorse la Via Francigena per ricevere il pallio dal Papa.
La Via Francigena passa attraverso la Lunigiana.
Dunque, la Lunigiana è da sempre una terra di confine.
Il 6 luglio 1495 ci fu la battaglia di Fornovo (in Provincia di Parma) tra una lega antifrancese capeggiata dal marchese di Mantova Francesco II Gonzaga (10 agosto 1466-29 marzo 1519) si scontrò con l'esercito francese di re Carlo VIII (27 giugno 1470-7 aprile 1498) e l'esito dell'evento è ancora oggi ritenuto incerto.
Dunque, la Lunigiana fu luogo di transito di molti.
Forse, oggi, essa sarebbe da riscoprire.
Penso che Roncoferraro debba interessarsi della questione della statua-stele di Barbassolo, che è visibile in questo mio video.
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