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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 6 febbraio 2019

La rimozione della realtà. Nota di Niram Ferretti

Questa è la nota di Niram Ferretti che ho trovato su Facebook:
"I fatti si mettono insieme come i puntini nei libri per bambini su i quali la matita traccia poi dei disegni, delle figure precise. Non credo nei piani segreti, nelle regie occulte, nei potenti nascosti nelle stanze dei palazzi che ordiscono grandi strategie alle spalle dell'umanità ignara. Questa è roba da Protocolli dei Savi Anziani di Sion. Serve a chi, al posto della complessità degli eventi, ha bisogno di spiegazioni riassuntive e semplici che lo sottraggono dalla fatica del pensiero, dallo studio, dall'analisi necessariamente approfondita.

Veniamo ai fatti. Fatti che riguardano il modo in cui si muove questo papato nei confronti dell'Islam, sempre più legittimato, coccolato, vezzeggiato. Quale profonda discontinuità con ciò che dichiarava Giovanni Paolo II nel 1994, non trecento anni fa, quando, in una celebre intervista "manifesto" con Vittorio Messori, a proposito dell'Islam diceva:

"Chiunque, conoscendo l'Antico e il Nuovo Testamento, legga il Corano, vede con chiarezza il processo di riduzione della Divina Rivelazione che in esso s'è compiuto. È impossibile non notare l'allontanamento da ciò che Dio ha detto di Se stesso, prima nell'Antico Testamento per mezzo dei profeti, e poi in modo definitivo nel Nuovo per mezzo di Suo Figlio. Tutta questa ricchezza dell'autorivelazione di Dio, che costituisce il patrimonio dell'Antico e del Nuovo Testamento, nell'islamismo è stata di fatto accantonata...".

Ciò è stato rimosso dalla scena come è stato rimosso dalla scena tutto ciò che può essere di impaccio per la convergenza, l'abbraccio, con una religione che considera i cristiani "perseveranti nell'errore" e dunque miscredenti rispetto a quella che viene ritenuta l'unica vera religione naturale dell'umanità, l'Islam.

Nessun papa si è spinto così avanti al punto da legittimare come interlocutore e "fratello" nel dialogo un imam palesemente antisemita e a favore del terrorismo islamico palestinese in Israele come, il Grande Imam di Al Azhar, Ahmed el-Tayeb.

Tutto questo avviene mentre in tutto il Medio Oriente il cristianesimo collassa e le persecuzioni nei confronti dei cristiani per mano islamica sono in aumento.

Pensa forse il papa, insieme ai suoi consiglieri, che un atteggiamento benevolo e amichevole nei confronti dell'Islam modificherà la situazione, ridurrà le violenze, mitigherà la persuasione che il cristianesimo è un errare, una miscredenza?

Come ha detto Magdi Allam, nell'intervista esclusiva rilasciata a "Caratteri Liberi":

"Nell’830 e nell’846, per due volte gli islamici invasero Roma e per due volte saccheggiarono la Basilica di San Pietro. Le mura che oggi cingono lo Stato del Vaticano si chiamano Mura leonine perché furono edificate nell’847 dall’allora pontefice Leone IV. Esse vennero edificate un anno dopo la seconda invasione islamica, il secondo saccheggio della Basilica di San Pietro, e furono edificate per difendere la Chiesa, servirono a salvaguardare la cristianità. La verità è che l’Islam è sempre stato il nemico storico dell’Europa".

Ma la verità è oggi in latitanza, ad essa si preferiscono aggiramenti, ipocrisie, tatticismi fallimentari. La realtà deve essere il più possibile nascosta, sospinta lontano dalla scena, anche se, nel bene e nel male non si riesce mai a farlo veramente, perché è troppo più forte di ogni menzogna e di ogni illusione e costringe inevitabilmente alla resa, quando si presenta con il suo volto e non con una maschera
".

Concordo con codesta nota.
Il problema non è rappresentato dai singoli musulmani, come persone, ma da una religione che (in realtà) è anche un potere politico, con una sua giurisprudenza.
Questo è un dato di fatto.
Ora, questo insieme di norme islamiche (detto Sharia) contrasta con la nostra tradizione e la nostra storia, oltre a contrastare con il nostro diritto.
Però, purtroppo, sembra che tutto questo passi in cavalleria.
Questo è grave.
Per colpa dei buonisti, di coloro che dicono di essere "per la pace nel mondo", noi rischiamo di avere la guerra in casa nostra.
Non possiamo negare ciò.
Non si può dire che "tutto stia andando bene".
In Paesi come Svezia e Germania, ci sono grossi problemi.
Negare ciò equivale a negare la realtà.

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