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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 3 febbraio 2019

Gli italiani in Venezuela dicono: "Guaidó!"

Come riporta "Il Giornale", gli italiani residenti in Venezuela hanno scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché Roma riconosca Juan Guaidó come presidente ad interim del Venezuela.
Queste sono le parole dei rappresentanti della comunità italiana nell'Assemblea Nazionale di Caracas:

"Diciamo al presidente dell'Italia che siamo stupiti per la posizione assunta dal governo italiano. Oggi chiediamo che si schieri accanto ai venezuelani e riconosca Guaidó come presidente".

Ora, io posso criticare il fascismo sotto tanti punti di vista.
Però, ricordo che (per esempio) il regime di Mussolini (per quanto possa essere stato dittatoriale) sostenne (per esempio) gli italiani in Uruguay, tanto che appoggiò il presidente uruguayano Alfredo Baldomir (27 agosto 1884 febbraio 1948), il quale rese obbligatorio l'insegnamento della lingua italiana nelle scuole del Paese sudamericano.
Oggi, tanti italo-uruguayani parlano ancora italiano per via di ciò.
Soltanto a partire dal 2007, con i governi della sinistra, l'Uruguay ha abolito l'obbligo dell'insegnamento della lingua italiana.
Sia chiaro, io non sto facendo apologia di fascismo, di cui mi ritengo essere un avversario, essendo io un conservatore-liberale.
Però, ricordo che Maduro sta portando avanti le politiche anti-democratiche ed illiberali del chavismo.
Il chavismo è una minaccia per le comunità italiane residenti in Venezuela.
Con il suo silenzio, l'Italia rischia di lasciare soli gli italiani residenti in Venezuela tanto dal punto di vista economico quanto da quello politico.
Noi rischiamo davvero di fare accadere di nuovo quello che accadde agli italiani di Istria e Dalmazia con Tito.
Vogliamo fare ripetere la storia?


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.