The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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martedì 5 febbraio 2019
Chiudiamo questa polemica
Nel video qui sopra e in quello qui sotto, rispondo a chi mi ha attaccato per una mia recensione ad una pizzeria.
In primis, le recensioni non si fanno per denigrare.
Tutte le critiche devono sempre essere costruttive.
Io ho cercato di essere costruttivo.
Riporto questo stralcio della mia recensione:
"Ora, recensisco la pizza, della quale la foto (da me scattata) è riportata qui sopra.
Si è trattato di una pizza alla romana, con capperi ed acciughe.
Ora, ho trovato buona la pizza, anche se qualche rilievo lo debbo fare.
In primis, come potete vedere nella foto, il cornicione (la crosta intorno) non si è gonfiato.
In secundis, io avrei usato un'altra mozzarella.
Qui in Italia, ci sono delle ottime mozzarelle.
Penso, ad esempio, al Fior di Latte dell'Appennino Meridionale.
Con un bel cornicione alto e soffice all'interno ed una mozzarella come quella che ho citato, la pizza sarebbe stata da 10.
Invece, le do 7.
Comunque, bisogna fare capire a tutti che per fare cucina italiana d'eccellenza servono ingredienti degni di essa".
Avete capito?
Il mio voto è stato 7 e non 5, 4 o meno.
A casa mia, il 7 è un bel voto.
Anzi, lo confesso, ho mangiato sia la mia pizza che metà di quella del mio babbo.
Quindi, ho gradito.
Quanto alla mozzarella che, da quello che ho capito, per qualcuno avrei pubblicizzato, non ho fatto la pubblicità a nessuna azienda.
Ho solo pubblicizzato un prodotto noto in tutto il mondo che ha marchi DOP, IGP, ITG e PAT.
Con prodotti simili, il salto di qualità è ampio.
Una buona pizza diventa ottima, da 10 e lode.
Inoltre, io non ho tentato di screditare nessuno.
Dove sarebbe stato il mio interesse nello screditare una pizzeria piuttosto che l'azienda che la fornisce?
Quanto all'accusa di razzismo, non vado oltre.
Quell'accusa non sta né in cielo né in terra.
Non mi interessa la nazionalità del pizzaiolo. Mi interessa la pizza.
Io non ho interesse a screditare o (peggio) a diffamare nessuno, né è mia intenzione fare una cosa del genere.
Anzi, mi sono espresso nella più totale buonafede.
In secundis, ricordo che oltre a scrivere su codesto blog, scrivo anche su un giornale degli italiani nel mondo, "Italia chiama Italia", e sulla rivista dell'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione" di Mantova.
Il giornale e la rivista in questione pubblicano molti degli articoli che scrivo.
Se pubblicano, vuole dire che so scrivere.
Quindi, non faccio così schifo.
Dunque, io so cos'è il reato di diffamazione.
L'unica aspirazione che ho è quella di entrare nel mondo dell'editoria.
Penso di avere le potenzialità per fare di una passione un lavoro.
Questa è una cosa che non ho mai nascosto.
Per il resto, riprendendo il discorso di prima, io non faccio gli interessi di nessuno.
Non sono il megafono né il lacchè di nessuno.
Terzo, io faccio recensioni di ristoranti, bettole, pizzerie e simili.
Per esempio, ho recensito il Burger King di San Giorgio di Mantova e la "Trattoria da Gilberto", che si trova a San Lorenzo in Collina, in Provincia di Bologna.
Ho recensito anche dei libri.
Dunque, non c'è stata volontà di offendere da parte mia e preferisco chiudere questa polemica che, francamente, mi ha stancato.
La mia mission è fare cultura e non polemiche inutili.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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