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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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lunedì 11 febbraio 2019

Caso Ansbacher, pena di morte no...pena esemplare sì

Sulla pagina Facebook "Ebrei ed Israele", ho trovato questo post:


"NO, LA PENA DI MORTE NO.
Nella foto, il ministro della giustizia Israeliano Ayelet Shaked che ha chiesto la pena di morte per Arafat Arfya; l'assassino e violentatore di Ori Ansbacher (19 anni) la ragazza ebrea il cui corpo martoriato è stato ritrovato ieri.

Israele è un faro di democrazia in un medioriente che vuole restare medioevo.

Ma Israele è anche nel mirino dei terroristi che bagnano di sangue le nostre strade ogni settimana distruggendo famiglie intere.

Eppure no; la pena di morte per il brutale assassino della 19 enne Ori Ansbacher non è una soluzione accettabile.

Siamo diversi: abbiamo giudici e tribunali, sentenze e condanne ma la pena di morte la lasciamo ai primitivi.

Arafat Arfya, questo il nome del violentatore ed assassino della ragazzina ebrea, dovrà avere un processo, un avvocato difensore ed una giuria imparziale.

Avrà una pena severa e forse non uscirà mai dal carcere ma la pena di morte no.

La morte di Arafat Arfya non ci ridarà Ori ne allevierà la pena dei genitori.

I commenti violenti di razzisti saranno rimossi e l'autore bannato.

No alla violenza. Si alla giustizia.

Josef".


Sono d'accordo con queste parole.
La pena di morte non è mai una soluzione.
Anzi, è un atto di inciviltà.
Però, servono delle pene severe ed esemplari.
Un crimine di questo tipo non può rimanere impunito.
Sicuramente, Arafat Arfya, l'autore dello stupro e dell'omicidio della giovane israeliana Ori Ansbacher, dovrà essere incarcerato e dovrà stare in carcere per un tempo molto lungo.
Personalmente, io sono per la castrazione chimica di chiunque si renda autore di reati sessuali, come la pedofilia e lo stupro.
Si deve fare capire che donne e bambini non si toccano.
Qui in Italia, se n'è parlato.
Secondo me, non ci si dovrà fare sopraffare dalle emozioni nel giudicare l'autore di quell'orrendo crimine ma servirà una giustizia che sia commisurata alla gravità dell'atto in questione.
Chiedere la pena di morte per Arafat Arfya non riporterà in vita la povera Ori.
Non sarà la soppressione di un'altra vita che farà giustizia per Ori.
Oltretutto, con la pena di morte si rischierebbe di fare di Arafat Arfya un martire agli occhi dei fanatici islamici. 
Però, la pena dovrà essere commisurata alla gravità del crimine commesso e per questo dovrà essere dura, inappellabile ed esemplare. 

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.