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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 1 dicembre 2017

La questione della comunicazione e delle fake news

Stamane, sono stato dal dentista per l'igiene dentale.
Mentre aspettavo il dottore, mi sono trovato in sala d'aspetto e ho trovato una copia della rivista della Basilica di San Francesco d'Assisi.
In essa, ho trovato un interessante articolo di Mario Scelzo che (manco a dirlo) parla della questione delle fake news.
In essa, vi è anche il "decalogo" per chi fa informazione:



1. NON SCRIVERE DEGLI ALTRI

QUELLO CHE NON VORRESTI FOSSE SCRITTO DI TE


Scrivere significa comunicare. Comunicare significa comprendere. L’ostilità rappresenta una barriera insormontabile per la comprensione.



2. NON TEMERE LE RETTIFICHE

Una corretta informazione lo è sempre. Lo è soprattutto quando si è onesti con i lettori. Non temere di dare una rettifica quando ti accorgi di aver sbagliato.



3. DAI VOCE AI PIÙ DEBOLI



Ricorda di dare voce a chi non ha altro possesso che la propria vita, difendi la tua identità ma rispetta sempre diversità e differenze.



4. IMPARA A “DARE I NUMERI”

Quando scrivi ricorda sempre di integrare le opinioni con tutti i dati utili a una corretta informazione.



5. LE PAROLE SONO PIETRE, USALE PER COSTRUIRE PONTI

Ricorda che le parole, se male utilizzate, possono ferire e uccidere; cancella dal tuo blog o dal tuo sito i messaggi di morte; denuncia gli squadristi da tastiera e cerca di costruire ponti scalando i muri della censura.



6. DIVENTA “SCORTA MEDIATICA” DELLA VERITÀ

Fatti portavoce di chi ha sete di pace, verità e giustizia sociale.

Quando un cronista è minacciato da mafie e camorre riprendi il suo viaggio e non lasciarlo solo.



7. NON PENSARE DI ESSERE IL CENTRO DEL MONDO

Non credere di essere il fulcro dell’Universo, cerca piuttosto di illuminare con quello che scrivi le periferie del mondo e dello spirito.



8. IL WEB È UN BENE PREZIOSO. SFRUTTALO IN MODO CORRETTO

Ricorda che internet è rivoluzione, ma quello che scrivi è rivelazione di quello che sei.



9. CONNETTITI CON LE PERSONE

L’obiettivo finale non deve essere avere una rete fatta di fili, ma una rete fatta di fratelli.



10. PORTA IL MESSAGGIO NELLE NUOVE PIAZZE DIGITALI

San Francesco operò una rivoluzione, portando il messaggio dalle chiese alle piazze; oggi ricorda di incarnare una nuova rivoluzione portando il messaggio dalle piazze alle nuove agorà.

In linea di massima, io condivido il principio di questo "decalogo".
Mi pare vero, per esempio, che le parole possano fare male.
Non si debbono scrivere notizie false, non si deve insultare o calunniare il prossimo, non si deve fare terrorismo mediatico e quant'altro di negativo e di spregevole.
Però, il limite tra verità, menzogna e propaganda di odio è alquanto labile, poiché spesso interviene l'opinione.
Prendiamo, per esempio, la questione dell'immigrazione.
L'immigrazione è un fatto e fino a qui siamo tutti d'accordo.
Io, che sono di destra e che reputo che l'immigrazione clandestina e senza regole sia un problema (e non una risorsa) tenderò a sottolineare i molti aspetti negativi che l'immigrazione clandestina comporta.
Un buonista di sinistra, invece, tenderà a fare vedere l'immigrazione clandestina solo come una bella cosa.
Il problema è che si può dire la verità con l'occhio della propria opinione.
Sul caso dell'immigrazione clandestina, per esempio, la verità sta nel fatto che essa sia un fatto, una cosa che c'è.
Però, l'opinione può dare di questo fatto un aspetto positivo o negativo.
Da qui può nascere la fake news.
La fake news può nascere dall'ingigantire un aspetto (positivo o negativo) del fatto di cui si parla.
Anzi, diventa un po' come una catena.
Quando una notizia diventa "virale", chi la condivide cerca di aggiungerci qualcosa di suo.
Per quello che mi riguarda, io cerco sempre di attenermi a fonti di cui mi fido.
Tuttavia, preferisco una scomoda verità ad una bugia gradevole a sentirsi.
Riguardo all'odio, ogni giorno, io ricevo commenti pieni di parolacce e minatori.
Io me ne frego a vado avanti.
Altri non hanno la mia forza di volontà e, nelle migliori delle ipotesi, chiudono i loro blog e, nelle peggiori, arrivano a compiere atti gravi, come il suicidio.
Secondo me, bisogna insegnare ad usare la rete in modo corretto fin dalle scuole elementari.


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Ringrazio un caro amico di questa foto.