La Procura generale di Caltanissetta dà ragione ai suoi legali: il caso di Bruno Contrada insegna.
Nell'aula della corte d'appello di Caltanissetta a sorpresa la procura generale si schiera a favore della revisione della sentenza di condanna per concorso esterno in associazione mafiosa. La revisione ha solide fondamenta, spiega il sostituto procuratore generale che ricorre a un'immagine suggestiva per motivare la propria convinzione: Marcello Dell'Utri è il fratello minore di Bruno Contrada, la cui pena è stata di fatto cancellata dal verdetto della Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo. È quello che da anni sostengono gli avvocati dell'ex senatore: il caso Dell'Utri è perfettamente sovrapponibile alla vicenda Contrada: stesso reato e, dettaglio decisivo, la colpevolezza arriva per l'uno e per l'altro fino al 1992. Non oltre. Ma Strasburgo ha già smontato i verdetti di Contrada: prima del 1994 il reato era troppo vago nella formulazione e non ben definito.
Tengo a ricordare che Marcello Dell'Utri è un uomo malato.
Ha problemi cardiaci e ha un tumore alla prostata.
Deve potersi curare.
Speriamo che questa svolta possa esserci e che quest'uomo possa curarsi.
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