Questa è la lettera aperta di Giulio Meotti al governo italiano:
"Gentile governo italiano,lunedì ha dato istruzione al Consiglio di sicurezza dell'Onu di votare una risoluzione contro la decisione americana di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. Nelle scorse settimane simili risoluzioni sono state votate dall'Italia. Adesso farete altrettanto all'Assemblea Generale?
Lo stallo nei negoziati di pace fra israeliani e palestinesi e le violenze seguite alla decisione americana non nascono dalla “provocazione” su Gerusalemme, ma dalla volontà di costruire uno Stato palestinese sulle rovine di Israele. E' il sogno mai sopito del mondo arabo-islamico e di attori cosi diversi fra di loro, dai Fratelli Musulmani all'Iran. La tenaglia si stringe attorno a Israele, da nord a sud.
Mi vergogno che il mio paese stia votando in serie risoluzioni Onu a favore di uno stato che dovrebbe nascere sul divieto ufficiale degli ebrei di vivere in una certa area. Sarebbe la prima volta dalla Germania nazista.
Mi vergogno che il mio paese voterà per coloro che sognano di togliere l'immagine di Herzl dalla Knesset, di rimuovere il candelabro a sette braccia che è l'espressione di Am Yisrael e di cambiare il nome dello stato in Falastin.
Mi vergogno che il mio paese voti in combutta con l'Olp, un'organizzazione di assassini e negazionisti dell'Olocausto ufficialmente dedita alla deportazione degli ebrei di Israele.
Mi vergogno che il mio paese voti per uno stato che tortura i detenuti nelle prigioni, che lancia i dissidenti dai tetti come a Gaza e che sarà una combinazione di corruzione, dittatura, sharia e bin-ladenismo.
Mi vergogno che il mio paese voti per un paese che ha appena stretto un “patto di riconciliazione” con Hamas, una organizzata finanziata dagli iraniani, che ha ucciso migliaia di ebrei israeliani e che in questi giorni sta lanciando missili sul sud di Israele.
Il 29 settembre 1938 lo stato cecoslovacco fu privato di confini difendibili nell'accordo di Monaco. Sei mesi dopo, abbandonata da Inghilterra e Francia e vittima del bullismo di Hitler, la Cecoslovacchia morì. Come Israele oggi, i cechi furono accusati di “intransigenza” e di essere “disturbatori della pace”. Si arresero. E la chiamarono “pace”. La situazione della Cecoslovacchia nel 1938 è infatti simile a quella di Israele nel 2017.
Questo è il significato di tutte queste risoluzioni Onu contro lo stato ebraico che i paesi europei stanno votando in serie, comprese quelle che negano all'Unesco il carattere ebraico di Israele.
In questa vostra accettazione supina delle posizioni palestinesi, fatevi qualche domanda.
Chi garantirà che nel momento in cui viene dichiarato uno stato palestinese a Gerusalemme est, i fucili non ricominceranno a sparare? La polizia italiana?
Chi garantirà che non saranno pianificati attacchi contro gli ebrei al Muro del Pianto a Gerusalemme, che vi rifiutate di porre sotto sovranità israeliana?
Chi garantirà che le aree ebraiche nella parte orientale di Gerusalemme non saranno sottoposte al fuoco dei cecchini?
Chi garantirà che i razzi Katyusha iraniani non cadranno sull'autostrada Tel Aviv-Gerusalemme?
Mi vergogno che il mio paese possa votare al fianco di uno stato che l'Iran vuole trasformare in pista di lancio dei missili.
Mi vergogno che il mio paese possa essere ricordato tra coloro che hanno legittimato a fare dei palestinesi le “vittime” e degli israeliani i cattivi.
80 anni fa, in quello che era diventato uno degli atti di apertura della più grande tragedia della storia europea, l'Italia tradì i suoi stessi ebrei. Pochissimi tornarono da Birkenau. Oggi l'Italia, mentre l'Europa è nuovamente esposta a una ondata di antisemitismo clamoroso, capitola di nuovo nella battaglia contro coloro che cercano di finire il lavoro iniziato dai nazisti.
Dove sono finiti nuovamente tutti gli “alleati”? Votate bene. Votate per la verità. La gloria ha vita breve. L'infamia no.
Cordialmente
Giulio Meotti".
Purtroppo, il governo italiano ha scelto di non votare per la verità.
Infatti, una delle grandi menzogne è l'esistenza della Palestina come Stato.
La Palestina non esiste.
Esistono due territori: la West Bank e la Striscia di Gaza.
Uno, la West Bank è gestita dalla sedicente Autorità Nazionale Palestinese di Abu Mazen e l'altro, la Striscia di Gaza, è in mano ad Hamas, che è ritenuta essere un'organizzazione terroristica.
Queste due entità politiche formano di fatto due governi distinti.
Come può uno Stato essere governato da due governi distinti?
Sarebbe come se il nord dell'Italia avesse un governo ed il sud ne avesse un altro.
Se il nord dell'Italia avesse un governo ed il sud ne avesse un altro, non esisterebbe l'Italia.
Così, la Palestina non esiste.
Esistono la West Bank (o Cisgiordania) e la Striscia di Gaza, che non sono neppure riconosciute come singoli Stati...dato che si continua a parlare di Palestina.
Se poi l'ONU vuole negare questo, portando avanti la bugia dello Stato di Palestina, è un suo problema.
Quello che l'ONU dice non è il Vangelo.
Anzi, per ciò che concerne la politica, non è infallibile nemmeno il Papa.
Infatti, il dogma dell'Infallibilità papale vale solo quando il Papa parla ex-cathedra, cioè quando esercita il "suo supremo ufficio di pastore e di dottore di tutti i cristiani" e "definisce una dottrina circa la fede e i costumi"; quanto da lui stabilito sotto queste condizioni "vincola tutta la Chiesa".
Di certo, il riconoscimento della Palestina non rientra nel "supremo ufficio di pastore e dottore di tutti i cristiani".
Se su un tema del genere non è infallibile neppure il Papa...figuriamo l'ONU.
Israele, invece, è uno Stato a tutti gli effetti.
Quindi, Gerusalemme può essere capitale solo dello Stato di Israele.
Gerusalemme in mano israeliana vedrebbe garantita la sicurezza di tutte le confessioni religiose.
Il governo italiano ha scelto di votare contro la verità.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Io sto con Israele e con Giulio Meotti!
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