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sabato 30 dicembre 2017

Botti di Capodanno, diffida al sindaco di Roncoferraro

La "Gazzetta di Mantova" riporta un articolo intitolato "Niente botti: diffida al sindaco".
Qui a Roncoferraro (in Provincia di Mantova) tiene banco l'ordinanza del sindaco Federico Baruffaldi con cui si vietano i botti di Capodanno.
Ora, questa ordinanza non è piaciuta all'Associazione Nazionale Imprese Spettacoli Pirotecnici, il cui presidente, Giuseppe Parente, ha preso carta e penna e ha scritto al primo cittadino. La richiesta è quella di annullare l’ordinanza. O, in alternativa, escludere dal divieto i prodotti pirotecnici omologati e con marchio della Comunità europea. Il tutto entro la giornata odierna. Nel caso dal Comune non arrivassero risposte, l’associazione si dice pronta a rivolgersi al prefetto di Mantova e ad agire in sede giudiziaria per chiedere il risarcimento del danno economico e di immagine e "perseguire eventuali profili di responsabilità amministrativa, contabile, dirigenziale e penale dei singoli funzionari preposti".
Esprimo un'opinione personale.
Io penso che riguardo a temi come questo quella del compromesso e della moderazione sia la migliore strada.
Se io fossi il sindaco di Roncoferraro, vieterei di fare scoppiare i botti sulle pubbliche vie e nelle piazze (con tanto di multe salate) ma non nei cortili privati.
Ergo, se una persona volesse fare scoppiare dei petardi nel giardino di casa sua dovrebbe essere libera di fare ciò.
Infatti, fa parte del diritto naturale di ogni uomo (inteso come essere umano) il fatto che a casa sua ognuno possa fare ciò che vuole e che la libertà di una persona inizi dove finisce quella del suo prossimo.
Ergo, finché non fa del male al suo prossimo e/o a sé stessa, una persona deve essere libera di fare ciò che vuole.
Se poi, nel fare scoppiare i botti a casa sua, facesse del male al suo vicino e/o a sé stessa, quella persona ne pagherebbe le conseguenze.
Con il "dolce" della libertà, c'è l'"amaro" della responsabilità verso sé stessi e verso gli altri.
Si tenga conto anche del clima di festa del Capodanno.
Noi viviamo in una società in cui si possono ancora festeggiare certe ricorrenze.
In altri zone della Terra, certe cose non si possono fare.
Anche in quelle zone vengono fatti scoppiare dei "botti" ma contro le sinagoghe, le chiese e le persone.
Quelli sono "botti" di morte.
I nostri, invece, sono botti di festa.
Noi possiamo ancora festeggiare e dobbiamo sentirci fortunati e dobbiamo anche ringraziare il cielo di potere fare ciò.
A corredo della sua richiesta, Associazione Nazionale Imprese Spettacoli Pirotecnici ha portato la sentenza di dicembre 2016 del Tar del Lazio che aveva annullato l’ordinanza anti-botti emessa a Roma dal sindaco Virginia Raggi.
Questo può essere un precedente.
Bisognerà vedere tante cose. 
Lo stesso Baruffaldi fatica a capire perché gli strali dell’Associazione Nazionale Imprese Spettacoli Pirotecnici abbiano colpito in particolare Roncoferraro. "Sentirò altri primi cittadini per capire se sia una cosa che riguarda solo noi - spiega Baruffaldi -. Io dico solo che mentre le aziende di materiale pirotecnico pensano ai loro interessi economici, io penso all’incolumità dei miei cittadini. Io vado avanti e di sicuro non annullerò l’ordinanza». L'ordinanza comporta sanzioni fino a 100 Euro.
Sono in parte d'accordo con il sindaco.
Effettivamente, bisognerà vedere se  gli strali dell'Associazione Nazionale Imprese Spettacoli Pirotecnici abbiano colpito solo Roncoferraro o anche altri Comuni.
Su questo, concordo con il sindaco.
Se la cosa riguardasse solo Roncoferraro, sarebbe strano, a mio modo di vedere.
Sull'ordinanza, che è visibile qui sotto, io ho un'opinione diversa.
Io la rivedrei e la limiterei solo alle pubbliche vie e alle piazze mentre nei cortili e nei giardini privati ognuno dovrebbe essere responsabile di sé stesso.

Le pubbliche vie e le piazze sono zone di tutti e perciò dovrebbe esserci rispetto per la sicurezza e l'incolumità delle persone.
Ricordiamoci di quello che è accaduto a Torino, in occasione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.
Per colpa di uno scoppio, c'è stato il panico generale e qualcuno ci ha rimesso anche la vita perché è stato ferito dalla calca che l'ha calpestato.
Invece, a mio modesto avviso, a casa sua ognuno dovrebbe avere il diritto di fare ciò che vuole.
Se poi una persona avesse un mortaio, sparasse i botti e facesse danni al suo vicino, questa persona dovrebbe pagarne le conseguenze.
La libertà va di pari passo con la responsabilità.
Questa è la mia opinione.
Si parla di coloro che l'anno scorso hanno fatto scoppiare i botti nelle cassette delle lettere.
Questi "signori" sono stati degli imbecilli che hanno fatto danni ad altri.
Sugli interessi economici delle aziende produttrici di giochi pirotecnici, io non vedo niente di strano. Penso che il lavoro onesto sia sempre lavoro onesto, anche quello dei produttori di giochi pirotecnici.
Come si dice giù in Sicilia, anche questi ultimi, come coloro che li vendono, debbono pur mettere il pane a tavola.
Ovviamente, parlo dei produttori di botti legali.


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