Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di questa riflessione di San Giovanni XXIII Papa:
"Questo è il Natale: Gesù che ci redime, Gesù che ci dà la gloria, Gesù che ci dà la pace; questo è tutto. Vedendo Gesù, onnipotente e umile, infinito e povero, Verbo di Dio e silenzioso, ogni uomo vede la salvezza che viene da Dio, prende coraggio a riformare la sua vita, a rendere meritorio per sé e benefico per i suoi simili questo misterioso e provvidenziale tragitto che è la nostra umana esistenza".
Al giorno d'oggi, noi abbiamo tante cose che gli uomini del tempo di Gesù Cristo non avevano.
Si hanno così tante cose, per esempio, a livello di conoscenza, che si arriva a mettere in discussione anche l'esistenza storica di ciò che generò il Natale che oggi festeggiamo: la nascita di Gesù Cristo.
Addirittura, vi sono coloro che, per esempio, mettono in discussione la storicità dei Vangeli, per esempio, sostenendo che Publio Sulpicio Quirinio divenne governatore della Siria solo nel 6 AD e che quindi non avrebbe potuto essere in servizio quando ci fu il censimento a cui San Giuseppe e Maria si sottoposero, prima che ella partorisse Gesù Cristo.
Ora, noi abbiamo tante conoscenze ma rischiamo di perdere di vista la cosa più importante: il fatto che Dio, l'Onnipotente Dio, che si sia fatto uomo in Cristo.
Egli fece ciò per farci come lui e liberarci dalla schiavitù del peccato.
Se non si tenesse conto di ciò, non avrebbe senso festeggiare il Natale.
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