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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 27 dicembre 2017

Adesso abbiamo anche il presepe musulmano

Come riporta "Il Giornale", a San Miniato Basso, in Provincia di Pisa, si è deciso di creare un presepe musulmano.
Infatti il padre e la madre di Gesù sono interpretati da una coppia senegalese di religione musulmana che vive in provincia di Pisa da più di vent'anni. Il bambinello, invece, è la loro Diarra, una bambina di cinque mesi nata lo scorso agosto. La rappresentazione del presepe vivente è andata in scena ieri pomeriggio a San Miniato Basso, paesone della provincia di Pisa, dove già alcuni anni fa un presepe, non quello vivente però, aveva fatto discutere e non poco per la presenza di due pastori che si davano teneramente la mano in prossimità della capanna: una presenza gay friendly che sollevò un polverone e fece storcere il naso ai più tradizionalisti della Curia locale, visto che l'allestimento era stato fatto proprio nelle stanze del Seminario vescovile. Quella provocazione non piacque.
Ora, io trovo assurdo tutto ciò.
Anzi, questo è assurdo.
Il presepe rappresenta parte della nostra tradizione.
Andare a stravolgerlo significa stravolgere le nostre tradizioni.
Questo non può essere accettato.
Il presepe deve rappresentare la nostra tradizione e non essere oggetto di propaganda politica pro-immigrazione o gay friendly.
Questa è dissacrazione.
Lo dico senza volere fare del razzismo.
Il presepe è la rappresentazione di Dio che si fece uomo in Gesù Cristo.
Come può una persona che non crede in ciò fare una rappresentazione simile?

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".