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sabato 2 dicembre 2017

Fake news, le balle della sinistra

Su "Il Giornale", vi è un articolo intitolato "Le fake news della sinistra".
Riporto questo stralcio dell'articolo:

"Saviano, le Ong e il “Fate Presto”

Roberto Saviano, intellettuale di riferimento della sinistra politicamente corretta, ha a cuore la lotta alle fake news, tanto da essersi preso la briga di girare un video in cui sostiene di“smontare 10 bufale sui migranti”. Peccato che il Il Giornale gliele abbia smontate a sua volta, una per una. L’ultima bugia dello scrittore riguarda la sua inutile polemica in merito al titolo - “Fate presto” - di un recente editoriale a firma del direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti. Su Repubblica, l’autore di Gomorra scrive che “tre giorni dopo il sisma del 1980 Il Mattino titolò: ‘Fate presto’, frase diventata simbolo di sofferenza che nessun quotidiano ha più usato senza collegarla alle vittime del terremoto, nessuno tranne Sallusti, che ieri ha osato affiancarla alla vicenda di Berlusconi”. Che nessun quotidiano abbia usato quella frase è una colossale fake news. Come ricorda Sallusti, infatti, il titolo riapparse sul Sole24Ore del 10 novembre 2011. Con quel “Fate presto” a tutta pagina, il giornale di Confindustria sollecitava Napolitano e soci a fare cadere il governo Berlusconi con il pretesto dello spread alle stelle.

C’è poi la difesa d’ufficio delle Ong che operano nel Mediterraneo. Il 15 agosto 2017 Roberto Saviano era sicuro che le Ong non fossero colluse con gli scafisti. Così sicuro da raccontare a La Stampa che le voci in merito ad una presunta collusione tra associazioni umanitarie e trafficanti di uomini sarebbe frutto di “una caccia alle streghe servita a distrarre l’opinione pubblica dando la colpa alle Ong che salvavano le vite mentre la diplomazia italiana si accordava con i trafficanti con la divisa della Marina”. Un’altra ricostruzione totalmente smentita dai fatti nonché da numerose inchieste pubblicate negli ultimi mesi, non ultima quella di Report. Contatti tra Ong e scafisti sono stati denunciati, oltre che da Frontex, anche da un poliziotto della Sco che per 40 giorni è rimasto a bordo dell’imbarcazione di Save the Children e che avrebbe scoperto “i contatti tra Iuventa e i trafficanti libici”. Una vicenda sulla quale sta tutt’ora indagando la magistratura.
Laura Boldrini, la paladina della campagna #BastaBufale
Chi più di ogni altro a sinistra si è speso in prima persona nella battaglia contro le false notizie è la presidente della Camera Laura Boldrini. “Le bufale non sono innocue goliardate – ha dichiarato la presidente della Camera lo scorso febbraio durante la presentazione della campagna ‘BastaBufale’-. Possono provocare danni reali alle persone, come si è visto anche nel caso dei vaccini pediatrici, delle terapie mediche improvvisate o delle truffe online”. Ma davvero la presidente racconta sempre la verità? Non esattamente.

Intervistata da Giulia Innocenzi su Giornalettismo, per esempio, Laura Boldrini sostiene di non aver mai proposto l’abbattimento dei monumenti del Ventennio: “Ma no, ma certo che no, come potrei pensare una cosa del genere? Peraltro, anche nel mio ufficio ho un bel quadro di Sironi”. Eppure, incalzata da un partigiano dell’Anpi, non fece mistero di voler “per lo meno togliere la scritta” (Dux) dall’obelisco di Roma.

C’è poi la questione migranti. Intervistata nell’aprile 2015 su La7, Laura Boldrini afferma che i migranti che arrivano in Italia dal Mediterraneo “scappano dalle guerre”. “Vogliamo fare finta che non ci siano le guerre? - sostiene-. E' ovvio che la gente scappa dalle guerre, è ovvio che ciò accada. Bisogna fare in modo che “non ci sia più la ragione per cui scappano i profughi, i conflitti”. È davvero così? Per Anna Bono, professoressa di Storia ed esperta d’Africa, assolutamente no. In un’intervista rilasciata a Il Giornale, l’esperta sottolinea: “Se parliamo di chi arriva da paesi dell’Africa subsahariana, come il Senegal, il Ghana, ma anche la Somalia e la Nigeria e altri, lì chi fugge da guerre cerca rifugio o in zone più sicure dello stesso Paese oppure in un Paese vicino, non parte per l’Europa. Il caso della Somalia è esemplare”. Anche i numeri del Ministero degli Interni smentiscono la presidente della Camera: ad ottobre, per esempio, i richiedenti asilo che hanno ottenuto lo status di “rifugiato” sono solo l’8% del totale. Se scappassero tutti dalle “guerre”, i “rifugiati” sarebbero molti di più.
Le prediche di Renzi dalla Leopolda
“Il Pd presenterà ogni 15 giorni un rapporto sulla rete di tutte le schifezze che troviamo”. Dalla Leopolda, l’ex premier Matteo Renzi ha lanciato la sua battaglia contro le bufale: dietro alle fake-news e alle campagne di odio sul web, secondo il Pd, ci sarebbe una regia unica che forse viene dall’estero e che unisce Lega e M5S. I democratici si scoprono complottisti, ma sarebbe bene riscoprissero l’autocritica di marxiana memoria
.".

Vorrei ricordare che, nel novembre 2011, la sinistra è salita al potere grazie ad una fake news inerente allo spread Btp italiani-Bund tedeschi.
Con la storiella dello spread, il Partito Democratico è salito al governo senza elezioni ed attraverso il governo presieduto da Mario Monti.
Anche uno studioso di sinistra come Luca Ricolfi ha riconosciuto ciò.
Sull'immigrazione, sappiamo tutti che la stragrande maggioranza di coloro che vengono qui non sono profughi ma immigrati clandestini.
Se solo l'8% di coloro che sono sbarcati qui da noi ha ottenuto lo status di "rifugiato" ci sarà un motivo?
Tra l'altro, il Ministero degli Interni dice ciò.
Dunque, Matteo Renzi, Laura Boldrini e soci dovrebbero tacere.
Quanto al fascismo, io non sono certo qui per riabilitare Benito Mussolini ed il suo regime.
Non sono fascista ed io  c'entro con il fascismo come il cavolo a merenda.
Però, vorrei ricordare che anche i partigiani fecero le loro porcherie.
Penso all'eccidio di Porzus, alle foibe e al "Triangolo della Morte" in Emilia-Romagna.
Quella della signora Laura Boldrini (la quale riveste il ruolo di presidentessa della Camera dei Deputati) mi sembra un'ideologia da ISIS.
Solo l'ISIS cancella la storia di un popolo, la quale ha momenti belli e brutti.
Dunque, quelli di sinistra dovrebbero parlare meno e riflettere di più.
Mi sembra che la storia delle fake news mi sembra più la classica "arma di distrazione di massa" con cui allontanare l'attenzione da casi imbarazzanti per la sinistra, come il caso di Banca Etruria


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".