Stephanie ha fotografato il tutto e l'ha pubblicato su Facebook (con tanto di tag) e l'ha commentato così:
"Ringrazio Dio e la vita per avermi dato amici come te. Tu sei il fratello che non ho. Dio benedica te e la tua famiglia. Abbraccio d'orso; ti voglio un mondo di bene".
A lei voglio veramente bene.
Quella che ho con Stephanie è un'amicizia bella.
Infatti, è una di quelle amicizie che hanno tanto da insegnare.
Ci sono tante altre amicizie simili.
Penso, per esempio, a quella con Francesca Padovese, con le battaglie pro-life, a quella con Silvia Morelli, che nonostante sia afflitta da una malattia come il morbo di Crohn non ha perso l'altruismo e la capacità di impegnarsi per gli altri in cause nobili, a quella con Morris Sonnino, e le sue battaglie pro-Israele e a quella con Angelo Fazio, con cui condivido molte cose e che ha una conoscenza vasta della geopolitica.
Quest'ultimo aveva fatto pregare l'intera sua famiglia per mio padre che si doveva operare al cuore.
Posso citare anche altri.
Penso anche agli amici che ho conosciuto prima di loro e in altri ambiti, con cui ho condiviso spezzoni della mia vita.
Per esempio, mi vengono in mente gli ex-colleghi della scuola superiore, che ricordo sempre con affetto.
Quella con Stephanie è comunque un super amicizia.
Può essere definita un'"amicizia transatlantica", visto il Paese in cui abita lei, l'Uruguay.
Tra l'altro, siamo anche entrambi conservatori.
Questa amicizia è la dimostrazione del fatto che non serve essere vicini di casa per essere amici o mangiare alla stessa tavola.
Ho conosciuto tanta gente che ha mangiato e bevuto con me e che poi non si è comportata in modo amichevole.
Prima di tutto, conta volersi bene, come conta l'esserci nel momento del bisogno.
Questo è ciò che i greci antichi chiamavano "philia", ossia "amicizia".
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