Difendiamo la nostra pizza

Su richiesta di un amico che abita in Germania, a Colonia, scrivo un breve articolo su un piatto che è simbolo della nostra cultura: la pizza.
Ora, in Europa (e nel resto del mondo) si parla tanto di "pizza italiana" che di italico ha poco e nulla.
Per esempio, in Germania, si condisce la pizza con il formaggio "Gouda", un formaggio olandese che di certo non ha niente da spartire con la nostra mozzarella.
Noi italiani dobbiamo iniziare a fare capire che la nostra pizza si fa in un determinato modo e con determinati ingredienti.
Questo discorso vale per la pizza prodotta in Germania, piuttosto che in Canada, negli USA o in Uruguay, come anche per quella prodotta qui in Italia.
Per esempio, io vedo i supermercati del nostro Paese che sono sempre più pieni di scamorze e mozzarelle prodotte in Germania.
Purtroppo, capita sempre più spesso che anche le pizzerie che si trovano nel nostro Paese usino questi ingredienti, che sono di qualità inferiore rispetto quelli nostrani.
Per esempio, per riconoscere una pizza condita con una mozzarella "fior di latte" da una condita con il "siluro" (la mozzarella fatta a forma di salame) basta prenderla quando si è un po' raffreddata.
La mozzarella "fior di latte" continua a filare.
Invece, il "siluro" diventa un blocco.
Questo non può essere accettato.
Ricordo che qui in Italia non si possono produrre formaggi da latte in polvere, cosa che in altri Paesi europei si fa.
Servono disciplinari più stringenti per cercare di difendere quella che è la nostra cultura gastronomica.