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lunedì 4 dicembre 2017

Corsica, l'autonomia senza gli errori di Barcellona

La Corsica vuole l'autonomia.
Questo è uno stralcio dell'articolo de "Il Giornale" che ne parla:


"Il programma di autonomisti e indipendentisti è chiaro, come è chiaro che la Corsica non è la Catalogna e vuole imparare dai recenti errori di Barcellona. Dopo una storia di lotta armata e sangue alle spalle, qui si marcia piano ma si spera di andare lontano. Nel frattempo, si combatte per guadagnare sempre più autonomia, con l'obiettivo di cambiare la Costituzione di Francia. Il punto di partenza sono le elezioni territoriali di oggi e del 10 dicembre: 63 consiglieri che comporranno l'Assemblea di Corsica, l'organismo che poi eleggerà l'esecutivo dell'isola da 320mila abitanti.

È a partire da questo appuntamento che si capirà davvero se gli autonomisti di «Femu à Corsica» (Facciamo la Corsica), guidati da Gilles Simeoni, presidente/premier del Consiglio esecutivo che governa la Corsica ex ed sindaco di Bastia, riusciranno a raggiungere il proprio obiettivo insieme con gli indipendentisti di «Corsica Libera», guidati da Gilles Jean-Guy Talamoni, presidente dell'Assemblea. Entrambi uniti per l'occasione in una lista comune - «Pè a Corsica» - e un programma di dieci punti. Qual è lo scopo finale? «Costruire un Paese», è il loro motto. Che vuol dire cominciare strappando la maggioranza all'interno del nuovo organismo che nascerà il primo gennaio 2018. Una prima assoluta. Perché la Collectivité de Corse fonderà i due consigli dipartimentali e la Ctc, il Consiglio esecutivo della Corsica, finora il vero governo regionale dell'isola
.".

Ora, la Corsica non è la Catalogna.
La Catalogna si unì alla Castiglia nel 1479, con il matrimonio tra il re Ferdinando II d'Aragona e la regina Isabella di Castiglia.
La Corsica, invece, fu di fatto annessa alla Francia nel 1769.
Nel 1769, i francesi sconfissero i Corsi nella battaglia di Ponte Nuovo.
Dunque, il dominio francese fu per i Corsi (che sono un popolo afferente all'area italiana e non a quella francese) un problema.
I francesi, per esempio, imposero ai Corsi di non battezzare più i loro figli con nomi italiani.
Questo portò a numerose tensioni.
Inoltre, riguardo a quanto accaduto in questi tempi, va detto che il presidente catalano Carles Puydgemont ha agito al fuori della legge.
Egli è passato dalla ragione al torto. 
Le autorità corse, invece, vogliono un'autonomia da Parigi seguendo la legge.
Questo fa la differenza. 

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