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martedì 19 settembre 2017

Il reato di "Islamofobia" è per metterci a tacere e difendere l'utopia buonista della sinistra

Su "Il Foglio", vi è un articolo interessante che è intitolato ""L'islam è l'ultima utopia della sinistra. Benpensanti alleati coi bigotti del Corano"".
L'articolo inizia così:

"“È un nuovo arrivato nel campo semantico dell’antirazzismo, un termine che ha l’ambizione di rendere l’islam intoccabile e sullo stesso livello dell’antisemitismo”. Così il filosofo e saggista Pascal Bruckner smonta la più micidiale accusa dei nostri giorni: “l’islamofobia”.



“A Istanbul, nell’ottobre 2013, l’Organizzazione della Conferenza islamica, finanziata da decine di paesi musulmani che perseguitano senza vergogna ebrei, cristiani, buddisti e indù, ha chiesto ai paesi occidentali di porre fine alla libertà di espressione sull’islam. L’intenzione dei firmatari era di fare della critica alla religione del Corano un crimine internazionale. Questa richiesta è sorta alla Conferenza mondiale delle Nazioni Unite contro il razzismo a Durban già nel 2001 e sarà riaffermata quasi ogni anno. Il primo obiettivo è quello di imporre il silenzio agli occidentali, colpevoli del colonialismo, della laicità e della ricerca dell’uguaglianza tra uomini e donne. Il secondo obiettivo, ancor più importante, è quello di forgiare un’arma di esecuzione contro i musulmani liberali che hanno osato criticare la loro fede e che hanno chiesto la riforma. Il concetto di ‘islamofobia’ maschera l’offensiva, guidata dai salafisti, dai wahhabi e dalla Fratellanza musulmana in Europa e in Nord America per islamizzare l’intero mondo occidentale. Una grande religione universale come l’islam include un vasto numero di popoli e non può essere assimilata a un particolare gruppo etnico. Il termine ‘islamofobia’, tuttavia, invita alla confusione tra un sistema di credenze specifiche e i fedeli che aderiscono a queste credenze.
".

Il reato di "islamofobia" è un modo per mettere a tacere chi crede ancora nella libertà di coscienza come noi.
Si parla tanto di "islamofobia" ma non si parla, per esempio, degli ebrei costretti a scappare dai Paesi europei, proprio perché sono minacciati dalle comunità islamiche, o della cristianofobia.
Inoltre, è tabù parlare anche dei cristiani e degli ebrei in cattive condizioni nei Paesi a maggioranza musulmana.
Evidentemente, qualcosa non quadra.
La cosa grottesca, però, è il fatto che i movimenti ed i partiti di sinistra, quegli stessi partiti e movimenti che gettavano fango contro la Chiesa cattolica ed il Cristianesimo (in nome della laicità), oggi si dicano paladini di una religione che non conoscono.
Io, nel mio piccolo, garantisco che su questo blog continuerò con i miei "pamphlet" e difenderò la mia libertà di pensiero.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.